
“Non puoi andare avanti così!” Questa è Laura, un figlio avuta diciannove anni, mai riconosciuto dal padre. “Guarda in che stato sei.” E questa è Marta, attualmente legata a un ex alcolista. “Perché? cosa c’è che non va? Ho forse ammazzato qualcuno? Perché non mi lasciate perdere? Non ce l’avete una vita?” rispondo parlando alle mie ginocchia.”
La recensione di Sms Storie Mostruosamente Sbagliate, Federica Bosco
Federica Bosco in questo breve romanzo racconta la storia di Brigitta, una giovane donna che vive da sola, lavora da dieci anni come segretaria in uno studio di un commercialista ed è innamorata di un Luca, un uomo sposato.
Brigitta è dipendente dal cellulare, lo controlla in continuazione, e forse ai giorni nostri lo siamo un po’ tutti.
La relazione va avanti tra SMS affettuosi scambiati durante la giornata, brevi telefonate e tanti appuntamenti mancati, una storia che non è mai completamente iniziata, solo briciole di tempo.
Laura e Marta, si odiano, ma sono entrambe amiche di Bri e cercano di farle aprire gli occhi, convincerla a lasciar perdere Luca perchè la loro relazione non avrà un futuro, ma lei ovviamente non le ascolta, spera che Luca lasci la moglie.
Bri racconta la storia in prima persona ed è un racconto che si legge velocemente, un modo ironico per farci capire l’evidenza, ossia che l’amore rende ciechi.
Perché tutte almeno una volta nella vita abbiamo una storia “mostruosamente sbagliata” e ci siamo incaponite a voler continuare anche di fronte all’evidenza.
Non vi svelo il finale, ma lo potete immaginare.
Buona lettura.
SMS, Storie Mostruosamente Sbagliate
Federica Bosco
Mondadori, 2008, p. 124, € 10,00
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