
– Certo, Harry, certo che diventerai qualcuno. Là fuori ci sono le scale, e non si viene al mondo per stare seduti sui gradini.
Mi piacque un sacco, quella risposta.
Gran bella risposta, devo dire.
Mi diede coraggio.
Non me lo aspettavo un racconto così: non conoscevo – se non a grandi tratti – la storia di Harry Houdini, il mago della fuga. Antonio Ferrara lo fa parlare in prima persona per raccontare ai ragazzi la sua storia, le sue emozioni, i suoi pensieri e lo fa in modo piacevole, facendo sorridere con episodi buffi e divertenti.
E quando gli chiesi: – Hai paura della morte, Arthur? Hai paura? – lui per strada si fermò, mi guardò dritto negli occhi, agitò il bastone e rispose che uno che scrive un libro non muore mai, perché, anche se muore, il libro resta.
Parole sante, quelle di Sir Arthur Conan Doyle, col quale Houdini stabilì una strana relazione di amicizia che poi si trasformò in odio, un’altra storia tutta da scoprire e approfondire.
Ma tornando al libro, Harry, le parole che Antonio Ferrara fa dire al celebre illusionista in questa sua biografia romanzata sono davvero importanti e fondamentali per capire – ad ogni età – che tutti noi “la magia l’abbiamo dentro, si tratta solo di crederci e di allenarsi ad evocarla”:
[…] io agli spiriti non avevo mai creduto, e avevo sempre pensato che uno la magia se la deve cercare dentro tutti i giorni, ecco, e se non la trova piuttosto se la inventa.
Trovo che il modo di scrivere di Antonio Ferrara sappia proprio come accattivarsi gli adolescenti di oggi: un po’ sbruffone, a volte, il nostro Harry, nel suo raccontare quanto fosse facile per lui fuggire dalle catene, dalle manette, dalle casse di ferro piene d’acqua, da un fiume ghiacciato in Russia. Ma anche tanto tenero e bambino nei suoi atteggiamenti, nel parlare dei suoi sentimenti, della rabbia e della tristezza e dei sogni e degli incubi. Comuni a tutti noi, comuni ai ragazzi che si stanno affacciando alla vita da grandi…
Un uomo normale, il nostro Harry, che però ha avuto il coraggio di diventare speciale senza trasformarsi in un ciarlatano:
Mi facevano girare le scatole, i ciarlatani: facevano credere alla gente che uno può fare anche i miracoli. Invece, proprio perché uno, nella vita, i miracoli non li può fare – si sa –, allora quello che può fare deve farlo, deve proprio farlo, ecco, altrimenti è proprio un bel vigliacco.
Mi è piaciuta, questa biografia. Mi sono piaciuti i messaggi che ha saputo inviare. Quelli che raccontano quanto sia importante
“[…] caricarsi di quell’energia che ti consente di realizzare cose importanti, che può portarti al successo. Per scappare da tutte le prigioni, per ricordarsi sempre la bellezza della libertà. Per rischiare, per inventarsi un coraggio dove gli altri ci vedono solo paura.
Cercava le costrizioni, Harry, le regole che ti imprigionano. Ma solo perché senza le regole non ci può essere trasgressione e senza trasgressione non ci potrà mai essere ricerca della propria identità.”
Un buon esempio da seguire, magari cercando un pochino meno rischi, quello sì!
Buona ricerca a tutti noi, e buona lettura!
Harry
Antonio Ferrara
Einaudi Ragazzi (collana Carta Bianca), 2016, pag. 144, € 9,35
ISBN: 978-8866563402
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Photo : secretum.it