Dieci piccoli indiani, Agatha Christie

Dieci poveri negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.
Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar.
Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar.
Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar.
I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar.
Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar.
Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar: uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar.
I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar.
I due poveri negretti stanno al sole per un po’: un si fuse come cera e uno solo ne restò.
Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino si impiccò, e nessuno ne restò.

La recensione di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

Dieci persone, diverse per età, lavoro ed estrazione sociale, vengono inviate a trascorrere un breve periodo a Nigger Island, l’isola a forma di testa di nero da poco comprata da un certo Mr. Owen.
Tutti hanno ricevuto una lettera.
Tutti sono curiosi di vedere la famosa isola e la sua villa ultramoderna.
Arrivati a Nigger Island, gli ospiti si rendono conto che c’è qualcosa di strano in quell’invito.
Il proprietario dell’isola non c’è e ad accoglierli trovano solo il maggiordomo e sua moglie.
Durante la cena la prima sera accade qualcosa di molto particolare: un grammofono parte da solo ma invece di musica si ascolta una strana registrazione in cui una voce accusa tutti i presenti di essere colpevoli di omicidio.
E subito dopo il primo ospite viene ucciso.
Uno dopo l’altro anche tutti gli altri rimangono uccisi, secondo la filastrocca dei dieci piccoli indiani che si trova in ogni stanza della villa.
Emotivamente distrutti, i pochi superstiti cominciano a sospettare di tutti perché è evidente che l’assassino non può che essere uno di loro.

La mia opinione su Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939 e pubblicato in Italia nel 1946, non è solo il capolavoro di Agatha Christie ma anche il libro giallo più venduto della storia.
Il titolo originale era Dieci piccoli negretti, Ten little niggers in inglese ma poiché il termine nigger negli Stati Uniti è un vocabolo spregiativo si preferì intitolare il libro con l’ultimo verso della filastrocca, e non rimase nessuno.
In Italia questo titolo però non piacque molto e si decise di intitolare il libro Dieci piccoli indiani

Agatha Christie scrive un romanzo che si basa sull’idea di camera chiusa cioè tutto si svolge nello stesso ambiente.
La villa sull’isola è l’ emblema perfetto di questa idea.
L’isola è disabitata e una tempesta la isola ulteriormente dalla terraferma.
Chi è sull’isola non può abbandonarla in nessun modo e questo permette all’autrice di costruire con grande maestria un’atmosfera sempre più cupa.
La filastrocca poi scandisce ulteriormente il tempo che passa, ad ogni strofa corrisponde un omicidio.
La mancanza di un detective che arrivi a dipanare la vicenda scombussola ancor di più: l’omicida è sull’isola ma chi è? Di chi ci si può fidare?

Agatha Christie è bravissima non c’è che dire.
Non solo è una vera e propria regina nell’intessere trame perfette ma anche nell’instillare il dubbio nel lettore: perché io l’avevo capito che c’era dietro gli omicidi ma poi la Christie ha ribaltato le cose e io ci sono cascata! Questa è la vera grandezza di questa autrice che da anni è la regina del giallo: non mollare mai la presa sul lettore, renderlo sempre vigile fino all’ultima riga.

La serie tv Dieci piccoli indiani

La stessa Christie curò la versione teatrale di Dieci piccoli indiani ma diede un finale diverso, finale spesso usato anche nelle numerose trasposizioni televisive e cinematografiche.
Il romanzo è così famoso da aver ispirato anche altre opere.
Per esempio il film Invito a cena con delitto del 1976 oppure Nella mente del serial killer del 2004.
Anche i fumetti hanno omaggiato il libro e nella serie Lamù troviamo una puntata palesemente ispirata ai Dieci piccoli indiani.
La serie tv Dieci piccoli indiani, del 2015, è un buon prodotto che riesce a ricreare l’atmosfera cupa del libro. Direretta da Craig Viveros vede tra gli interpreti Charles Dance, Aidan Turner e Noah Taylor.

Dieci piccoli indiani
Agatha Christie
Mondadori, 2012,p. 229, €. 9,50

Per acquistare:

Photo : viaggiatricepigra.blogspot.it

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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