
Agli occhi degli altri, non siamo sempre come ci immaginiamo.
Quando incontriamo qualcuno per la prima volta, possiamo sforzarci di fare buona impressione, proporre la migliore immagine possibile di noi stessi, eppure può capitare che tutto vada orribilmente male lo stesso.
E’ una delle trappole della vita.
La recensione di 9 giorni, Gilly MacMillan
Rachel Jenner è una donna come tante: madre divorziata che in una domenica qualunque porta suo figlio Ben a fare una gita domenicale.
Arrivati al parco, insieme al cagnolino, Ben la precede per arrivare prima all’altalena ma quando lei la raggiunge, di Ben non c’è traccia.
Rache è sconvolta: suo figlio Ben, di soli 8 anni, è scomparso nel nulla. Lei lo ha perso un attimo di vista e lui non c’era più.
A peggiorare la situazione ci sono le telecamere e la stampa sempre puntata su di lei, e le chiacchere delle persone sui social che la ritiengono una pessima madre, perchè ha perso suo figlio.
Il libro si articola alternando capitoli raccontati dal punto di vista della madre e capitoli raccontati da uno degli investigatori.
Un romanzo che ho trovato molto attuale, soprattutto per il peso dei “social” che ultimamente cresce sempre di più, in un arma a doppio taglio. Una lettura coinvolgente capace di trasmettere le sensazioni provate dalla madre.
Buona lettura!
9 giorni
Gilly MacMillan
Newton Compton, 2015, 480 pag., 12.00 €