“Vorrei che le cose per noi rimanessero quelle di sempre, che restassimo un accrocco improbabile di gente che fatica a star troppo vicina ma ancor di più a stare troppo lontana. Una famiglia, insomma.!”
La recensione di Dodici ricordi e un segreto, Enrica Tesio
Nonno Attilio chiede alla nipote Aura di essere la sua “addetta al ricordo”, vuole che lei non assista al degenerare della sua malattia, che lui scherzosamente chiama Emme, vuole essere ricordato come è ora, un uomo felice e sereno.
Aura accetta la sua richiesta e parte per l’Irlanda.
E’ una ragazza molto forte nonostante le avversità che ha trovato sul suo cammino. Ha il nistagmo, un disturbo che le fa muovere le pupille continuamente e viene sopranominata Signorina Occhipazzi. Non sa chi è suo padre ed ha una mamma un po’ particolare a cui lei non vuole assomigliare.
Al suo ritorno dall’Irlanda, Aura non trova il nonno a casa. Attilio è ricoverato in un istituto e lei non sa dove possa essere.
Per lei il nonno è stato il padre che non ha mai avuto, un punto fermo nella sua vita. Non vuole più rispettare quel patto e lo cerca nei messaggi sparsi per casa, nei ricordi di chi gli ha voluto bene. Isabella la madre non la vuole aiutare, non le vuole dire dove si trova il nonno…
La mia opinione su Dodici ricordi e un segreto, Enrica Tesio
Preparatevi una scorta di fazzoletti di carta perché le lacrime sono assicurate, un libro che arriva al diritto al cuore, molto diverso dal primo romanzo di Enrica dove si rideva tanto. E a distanza di giorni ripenso a questa storia con un po’ di malinconia. Tutte le famiglie in fondo hanno almeno un segreto!
Buona lettura!
Dodici ricordi e un segreto
Enrica Tesio
Editore Bompiani, 2017, p. 272 € 17,00
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