
“Va bene, avremmo avuto un bambino: sarebbe stato piccolo, di dimensioni comunque contenute almeno per qualche tempo, ogni suo tratto sarebbe stato equamente diviso tra noi due, con alcune doverose concessioni ai parenti tipo il naso tutto di zia, le orecchie di nonna sua, per poi passare ad upgrade successivi in cui il pargolo sarebbe cresciuto in totale armonia e tranquillità. Qualcosa continuava a sfuggirmi. Avrebbe influito col calcetto del giovedì?”
La recensione di Tutte le prime volte, Paolo Longarini
Una donna diventa madre nel momento in cui sente fiorire una vita dentro di sé.
Per un uomo la prima volta che si sente padre è diversa, può succedere subito o dopo mesi.
Paolo, padre di Chiara ed Irene ci racconta il suo diventare padre e tutte le prime volte, il primo giorno di scuola, la prima delusione, il primo amore, il primo discorso sul sesso, la prima scelta importante…
Le disavventure di Paolo e della sua famiglia, in cui ognuno si può riconoscere, sono la storia dell’infanzia e dell’adolescenza di due ragazze vere, ma non è un libro solo per genitori, va benissimo anche per chi è figlio, un romanzo molto spassoso.
Dei brevi racconti che sono una serie di ricordi di due figli speciali descritte da un padre che le adora e che è cresciuto insieme a loro.
La mia opinione su Tutte le prime volte, Paolo Longarini
Paolo non vuole insegnarci nulla, ma darci spunti per riflettere e lo fa affrontando temi importanti quali il bullismo, l’omosessualità, ecc ma anche i luoghi comuni sulla crescita dei figli.
Un figlio non deve essere la fotocopia di un genitore, che deve dare le basi educative e morali, ma deve essere in grado anche di farsi da parte.
Buona lettura!
Tutte le prime volte
Educazione sentimentale di un padre e delle sue piccole grandi donne
Paolo Longarini
HarperCollins Italia, 2018, p. , € 14,45
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