Natale Bianco, Arianna Papini

“Sai, Natale Bianco, quando m’incanto dentro la natura mi viene da ringraziare la vita.
I suoi colori fanno immaginare mille mondi e parole, nel silenzio della mente.
Solo tu le sai duire bene con gli occhi, quando mi voli incontro in sogno. E quando accade ti rispondo col mio canto silenzioso colmo di speranza”.

La recensione di Natale Bianco, Arianna Papini

Una storia di Natale che costruisce un ponte bellissimo, da percorrere in tutta tutta tutta la sua lunghezza, con lentezza, assimilando e assaporando i colori che racconta passo passo.
La storia di Amid è tenera e terribile insieme. Inizia con una fine, e questo è l’unico momento triste di tutta la storia, ma Amid sa che la sua mamma africana, quella bella sirena, il collo lungo, il sorriso dolce, lo osserva e lo protegge

da un luogo infinitamente distante, che diventa vicino quando la farfalla colorata si posa accanto a me, sul fiore giallo.

Amid ama i colori, tutti quanti, perché

[…] parlano senza fare rumore.

Li ama perché lo aiutano a trovare un tempo lento, gli fanno immaginare mondi e parole diversi, con mille sfumature e profumi e emozioni:

“Come la faccio la neve, maestra?”
chiede Amid per farsi guardare un pochino: lei è bella e lui a volte vorrebbe che gli amici sparissero lasciandoli soli.
La maestra risponde “bianca”.
Lei non deve mai essere stata in montagna, pensa Amid, e subito i mille colori del bianco delle vette innevate avvolgono la memoria: volano foglie, stambecchi, aquile. e profumo di miele e pino mugo, fino a stordirlo. Perché quell’ombra di neve era gialla, ne è certo, e l’altra, sul ghiacciaio, azzurra quasi verde, come le code dei pavoni.

Un’immagine meravigliosa, quella di questo bianco, vero? Ci avevate mai pensato voi, ai mille colori del bianco?
Amid ha un dono importantissimo: quello di saper cogliere le sfumature di ogni cosa, non solo dei colori ma anche delle persone e delle situazioni. Lo si capisce quando pensa alla sua maestra, quando parla del Natale consumista in città, della zia che ha una stanza dei colori, del suo passato:

Amid vede Natale Bianco,
pensa alle montagne
e capisce che forse anche il suo dolore grande
prima o poi servirà a costruire qualcosa
su cui può nascere la vita.

 

La mia opinione su Natale Bianco, Arianna Papini

Struggente, di un buono che tocca il cuore, la nuova storia scritta e illustrata da Arianna Papini (una delle mie autrici preferite, lo posso dire? 🙂 a lei ho legato tanti bei momenti con i miei figli, tanti disegni insieme, e recite e feste di fine anno), perché i suoi disegni parlano al cuore prima che agli occhi.
Hanno una luce speciale negli occhi, i suoi personaggi, sognano e raccontano, parlano in silenzio, con i suoi colori, delicati o vivaci, accesi o sottotono, ma sempre Vivi.

Un consiglio: Natale Bianco non deve essere letto solo a Natale ma durante tutto l’anno, perché è una storia che insegna tanto, che apre orizzonti e prospettive colorate, che racconta di sogni di Vita, di Speranze che non dovrebbero mai spegnersi, di Amore.

Arianna Papini presenta Natale Bianco

Natale Bianco
Arianna Papini
Interlinea (Le rane piccole), 2018, pag. 32, € 8,00
ISBN: 978886699119

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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