
Teneva il naso appiccicato al vetro,
cercando di capire se ancora piovesse.
La mia recensione di La bambina che dipingeva le foglie, Erica Arosio
Una bambina è alla finestra, guarda il giardino dai colori malinconici in una giornata piovosa di inverno.
Tiene il naso appiccicato al vetro aspettando che spiova.
La bambina però crede nelle favole.
Quando smette di piovere indossa i suoi stivali rossi e corre fuori.
Raccoglie delicatamente le foglie e si mette a dipingerle. Una ad una.
E’ un lavoro molto lungo ma appena ha finito soffia e le foglie, come per magia tornano sugli alberi dando inizio alla primavera.
Ma d’altronde la bambina è una fata, e non poteva essere altrimenti.
La mia opinione su La bambina che dipingeva le foglie, Erica Arosio
La bambina che dipingeva le foglie è un libro particolare.
Sfogliandolo da una parte abbiamo un tenerissimo Silent Book, con le illustrazioni tenere e delicate di Paolo Proietti, che sono facilmente interpretabili ma a cui ogni bambino può dare un senso proprio.
Sfogliando il libro dalla parte opposta troviamo la storia, raccontata da Erica Arosio.
Un libro molto delicato.
Sfogliare questo libro insieme ai miei figli in questi primi giorni di primavera è stato davvero divertente e tenero.
Un libro consigliatissimo.
Buona lettura.
La bambina che dipingeva le foglie
Erica Arosio
Paolo Proietti (illustratore)
Albe Edizioni, 2018, 32 pag., € 13.50