Le domestiche, Jun’ichiro Tanizaki

Arrivò in casa Chikura nell’estate del 1936. Due ragazze, Haru e Mitsu, erano a servizio già da diverso tempo, ma si decise che era giunto il momento di assumere una terza persona.

La mia recensione di Le domestiche, Jun’ichiro Tanizaki

Lungo un ventennio circa, dal 1936 fino alla fine degli anni cinquanta, la narrazione ci porta all’interno delle case di una coppia ricca legata a vecchie tradizioni.
Chikura Raikichi e sua moglie Sanko assumono regolarmente cameriere in quanto abituati ad una vita di agi.
Raikichi è uno scrittore e ama essere circondato da giovani donne.
Le cameriere sono tutte ragazze della provincia, pulite, brave nei lavori di casa e ottime cuoche.
Alcune più belle, altre meno ma con innegabili doti casalinghe.
La vita della famiglia scorre negli anni passando da una casa all’altra, tra vendite e spostamenti dovuti alla guerra.
Le cameriere sono parte integrante della famiglie infatti i coniugi si interessano della loro vita sentimentale stando attenti che incontrino ragazzi seri e in caso di fidanzamento partecipano alla cerimonia benedicendo gli sposi e rimanendo in contatto con le ragazze anche dopo essere diventate mogli e madri.

La mia opinione su Le domestiche, Jun’ichiro Tanizaki

Le cameriere di Tanizaki a prima vista può sembrare il resoconto dell’alternarsi di cameriere all’interno della famiglia di Raikichi.
Ad una lettura più attenta però si dimostra un grande libro nato dalla penna di uno dei maestri della narrativa nipponica, autore de La chiave.

In questo romanzo davanti agli occhi del lettore si dipana la modernizzazione di un Giappone che, agli inizi degli anni trenta, è ancora molto legato a vecchie tradizioni.
Nel corso della narrazione viene svelato quanto il cambiamento sociale stia cambiando le abitudini di un popolo e come la vita di una famiglia agiata debba fare i conti con questi impercettibili ma inevitabili cambiamenti.

La figura di Raikichi è ricca di ombre e sfaccettature.
Tanizaki è bravo a seminare indizi e cose sussurrate: il padrone che osserva i corpi delle cameriere, che si fa accompagnare nei ristoranti e che passa lunghi periodi in casa da solo con le ragazze, tutto sotto gli occhi compiaciuti della moglie.
Quello descritto nel libro Le domestiche è un mondo che non esiste più ma che rivive nei suoi dettagli e peculiarità pieno di grazia e di sensualità.
Buona lettura.

Le domestiche
Junichiro Tanizaki
Guanda, 2018, p. 282, €. 18,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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