
E il mare è nero, e fa un unico pezzo con la notte.
La recensione di Maregrigio di Vincenzo Restivo
Dragona è un paesino sul mare.
Si avvicina la festa della Madonna sull’acqua, l’unico momento in cui le luci, i giochi e la musica fanno dimenticare a tutti le brutture di quelle case povere e disgraziate dove ognuno cerca di sopravvivere come può.
Ezio ha sedici anni, è omosessuale, ma non ha avuto ancora il coraggio di dirlo ai suoi.
Sua madre Marisa ha una relazione con un ragazzo poco più che adolescente perché si sente soffocare nella sua vita di moglie e mamma.
Stefano e Diego, fratelli di Ezio, scoprono qualcosa che doveva rimanere segreto e pagheranno la loro curiosità.
E infine Teresa, la ragazza grassa costretta dal padre a prostituirsi, che vorrebbe cancellare quel corpo femminile che ha sempre sentito sbagliato.
La mia opinione su Maregrigio di Vincenzo Restivo
Maregrigio è un romanzo molto bello ma dolorosissimo.
Una storia dove nessuno si salva, non c’è aiuto, redenzione, conforto.
Tutti lottano per raggiungere uno spicchio di felicità ma è una felicità effimera, fugace, che nasconde solo per poco lo squallore quotidiano.
Vincenzo Restivo intesse una trama che è un pugno nello stomaco, un quadro di dolore oscillante sull’acqua, illuminata di luci, di un mare grigio e spento dove non è più permesso nemmeno sognare.
Buona lettura.
Maregrigio
Vincenzo Restivo
Officina Milena, 2020, p. 152, €. 12,35