C’è un prato, alla periferia orientale di Roma, con l’erba tagliata sottile e il profumo del gelso. C’è tanta gente, e molti bambini, tutti in grembiule. Qualche donna porta il velo del lutto, qualcuna quello della religione; qualche uomo prega, un cane scorrazza su e giù. In cielo, sopra una lunga automobile nera con il portellone aperto, volteggia un corteo di storni.
Conoscevamo Francesco Troccoli per un altro genere di romanzi, dove la fantasia e i mondi completamente diversi dal nostro facevano da sfondo alla storia. Oggi Francesco ritorna, con nostra grande sorpresa, con un romanzo attuale assolutamente radicato nel mondo che conosciamo, con tutte le sue novità, le diversità che convivono, le atrocità della guerra che devastano anime e corpi. L’amore, che comunque, è sovrano. Il mondo quotidiano, insomma.
La recensione di Mare in fiamme, Francesco Troccoli
Il volto di Genet sono tre linee tracciate a inchiostro di china. È così che Italo lo ha dipinto, molti anni fa. Genet pelle ambrata, Genet anfora africana, Genet Lilith. Genet occhi di ossidiana, Genet cielo stellato. Gli occhi di Italo, velati di lacrime, faticano a ritrovare una sola di tutte le Genet di cui è stato perdutamente innamorato.
Questa citazione vale a testimoniare la bellezza di tutto questo Mare in fiamme. Tanto poetico quanto attuale.
Costretta a fare i conti con il proprio passato sull’altra sponda del Mediterraneo, e grazie all’incontro con l’affascinante Antonio, unica nota positiva in un momento tanto drammatico, Marina scopre dentro di sé il timore di non aver mai conosciuto realmente suo padre.
Ad aiutarla a rimettere insieme i tasselli del mosaico saranno il novantenne eroe di guerra nonno Orazio e il lavoro appassionato con i propri alunni: il solitario Zihad, bersaglio della rabbia del nuovo arrivato Ivano, la silenziosa Liu, e tutti gli altri.
Spingendosi sempre più a fondo nella ricerca della verità, caduta in un intrigo nel quale ignora il proprio ruolo, Marina scoprirà il filo sottile che lega il suo presente alla storia della sua famiglia, e che, con la stessa forza nascosta, unisce i misfatti e i crimini di guerra del passato coloniale italiano all’attuale dramma delle migrazioni verso l’Italia. Donne, uomini, i suoi stessi alunni.
Con un linguaggio capace di cogliere il cangiante mondo emotivo dei bambini e di mettere a nudo le presunte certezze degli adulti, Francesco Troccoli racconta una storia di grande attualità, che abbraccia l’Italia e l’Africa in modo delicato ma sorprendente.
Il mio parere su Mare in fiamme, Francesco Troccoli
Comunque non si sa chi sia stato. Forse la polizia, sul confine, quando cercavate di passare. Forse qualcuno che lo odiava, o a cui lui aveva dato fastidio. Quindi, non prendertela con nessuno. Se vuoi fargli onore, fa’ anche tu le scelte giuste, Zihad.
Ho conosciuto la scrittura di Francesco Troccoli grazie alla trilogia dell’Universo Insonne. Quando ho affrontato Mare in fiamme mi aspettavo di trovare ancora viaggi in un remoto futuro, galassie sconosciute e… e invece mi ritrovo piantata con i piedi per terra, in una Roma periferica multiculturale, con i suoi problemi, i suoi guai, le sue bellezze quotidiane.
E invece mi ritrovo a leggere una storia che potrebbe essere vera, che magari lo è, che commuove e fa anche arrabbiare, che racconta di amore, di storia, di coraggio e emozioni incredibili. Che racconta di bambini e di adulti, e lo fa in modo puro, pulito. Che lega il tutto con un unico filo, fortissimo, quello dell’Amore.
Ancora emozioni forti, con questo nuovo romanzo di Francesco Troccoli, ancora un modo chiaro e pulito di leggere il mondo attuale, le sue emozioni, i suoi intrighi, le sue complicazioni.
Applausi. Vorrei che Francesco ne avesse già un altro pronto da leggere.
Mare in fiamme
Francesco Troccoli
L’Asino d’Oro edizioni, 2020, pag. 279, € 15,00
ISBN: 978-8864435497