
Va tutto bene. Noi stiamo bene e devi stare bene anche tu. Quel che è successo è successo. Mentre quella che hai davanti, anni belli e tante cose da fare, è la tua vita. È ora di lasciarmi andare.
La recensione di La fune d’acciaio di Katja Centomo
Elena, Leo e Gabriele stanno per passare una settimana di vacanza a Baravex, in Valle d’Aosta, il paese d’origine della loro famiglia.
Giornate meravigliose di giochi selvaggi, escursioni, pranzi ottimi preparati dai nonni e tanta libertà.
Una delle loro attività preferite è giocare vicino alla fune d’acciaio che nel secolo scorso serviva a trasportare la legna attraverso la valle risparmiando tempo e fatica.
Un giorno qualcuno inizia ad usare quella fune per comunicare con loro. Dice di chiamarsi Riàn e di abitare in montagna.
La mia opinione su La fune d’acciaio di Katja Centomo
La fune d’acciaio è un libro per ragazzi molto bello.
Il romanzo è l’occasione per raccontare come si viveva in montagna negli anni della seconda guerra mondiale, una vita fatta di molto lavoro, fatica ma anche di gioie come le feste di paese o i semplici giochi tra bambini.
Katja Centono scrive un libro emozionante che unisce presente e passato.
Un libro sull’amicizia, la spensieratezza e l’avventura.
Una storia che fonde passato e presente per narrare un mondo lontano dal nostro ma legato indissolubilmente al presente e anche una storia con un piccolo mistero da svelare, mistero che emoziona, fa battere il cuore e regala una grande dolcezza.
Buona lettura.
La fune d’acciaio
Katja Centomo
Einaudi Ragazzi, 2021, p. 144, €. 12,00