
Cosa voleva dire, poi, fare il bene? Si poteva vivere senza fare il male?
La recensione di La verità su tutto di Vanni Santoni
Cleopatra Mancini è borsista nel Dipartimento di Sociologia, ha una fidanzata e conduce una vita monotona ma abbastanza soddisfacente. Tutto crolla quando vede un video porno dove pensa di riconoscere la sua ex fidanzata Emma. Quel video sconvolge Cleo che si sente responsabile visto che è stata lei a lasciare Emma.
Cos’è il male e perché lo facciamo agli altri fin da quando ne abbiamo memoria? Sono queste le domande che spingono Cleo ad un profondo esame di coscienza che la condurrà a fondare una comunità spirituale e a farsi chiamare Shakti Devi.
La mia opinione su La verità su tutto di Vanni Santoni
La verità su tutto è l’ultimo romanzo di Vanni Santoni.
L’autore attraverso Cleo racconta diverse realtà spirituali come i Folletti, gli Hare Krishna o i frati di Zeitzé. Il romanzo è un viaggio tra psichedelia, filosofia, spiritualità, comunità, collettivi universitari, precarietà.
Leggere Vanni Santoni è sempre un piacere e in questo ultimo lavoro si dimostra grande affabulatore e narratore. Si viene travolti da una marea di titoli, correnti di pensiero, studiosi ma l’autore riesce a rendere il tutto accattivante ed estremamente interessante.
Mentre leggevo La verità su tutto mi sono spesso chiesta se le decisioni prese da Cleo non fossero esagerate e se mi fossi mai fermata a riflettere sulle motivazioni che spingono qualcuno a lasciare tutto per cercare un’altra via e arrivare al nucleo dell’essere.
Ci sono tanti temi, libri e ispirazioni tra le pagine, da Qoelet ai Vangeli a Etty Illesum.
A fine lettura, oltre all’innegabile piacere di una scrittura ricchissima e interessante, guardo il volumetto della Bhagavadgita che danni attende di essere letto e penso che sia proprio ora di aprirlo.
Buona lettura.
La verità su tutto
Vanni Santoni
Mondadori, 2022, p. 300, €. 19,50