Maison Ikkoku, Rumiko Takahashi

Questo è l’Ikkoku Kan, non è vero?
Da oggi sarò io la nuova amministratrice di questo condominio.
Mi chiamo Kyoko Otonashi.

La recensione di Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi

Tokyo, anni ottanta. In una pensione, la Maison Ikkoku, vivono quattro inquilini: Yotsuya, Akemi Roppongi, Hanae Ichinose con il figlio Kentaro e il marito sempre fuori per lavoro e Yusaku Godai.
La vita scorre tra feste, bevute e prese in giro verso Godai, ragazzo che ha già fallito una volta l’esame di ammissione all’Università e che sta studiando per tentare di nuovo.
Un giorno arriva la nuova amministratrice, Kyoko Otonashi. Kyoko è giovane, bella e molto gentile e Godai è subito attratto da lei. Il fumetto racconta l’amore tra Godai e Kyoko, i fraintendimenti e le difficoltà fino al finale meraviglioso che chiude una delle storie romantiche più famose e belle di sempre.

La mia opinione su Maison Ikkoku di Rumiko Takahashi

Tentare di parlare e di condensare il mondo di Maison Ikkoku in un post è pura follia. Ci vorrebbe un mese dedicato per raccontare i dietro le quinte, gli adattamenti live action, la colonna sonora, l’importanza di questa storia nel panorama della produzione sia di Rumiko Takahashi sia del manga in generale.

Rumiko Takahashi è talmente famosa ed importante da essere definita la regina dei manga e nel 2018 è stata inserita nella Hall of Fame del Will Eisner Award.
L’autrice è la stessa che ci ha regalato Inuyasha, Ranma 1/2, Lamù ma in Maison Ikkoku lascia l’ambientazione fantastica e legata alle leggende popolari.
Ci racconta il Giappone della crisi economica, la difficoltà per un giovane di trovare un buon lavoro senza appoggi giusti e una laurea importante e di come alcune situazioni personali dei personaggi siano quasi uno stigma sociale: la differenza d’età ad esempio tra Godai e Kyoko oppure il fatto che lei sia vedova.

La storia è molto divertente, spesso paradossale e assurda. Rumiko Takahashi è una maestra nel creare dialoghi brillanti e situazioni comiche col risultato che il fumetto riesce ad affrontare anche argomenti più seri con tono lieve consentendo a Maison Ikkoku di diventare uno specchio del Giappone di quegli anni. Inoltre c’è anche il racconto del lutto e la sua elaborazione, la difficile scelta tra il rimanere legati ai ricordi o l’andare avanti, la realizzazione di sé stessi senza scendere a compromessi, il tutto raccontato con toni sommessi ed emozionanti.
Nel 2015 la Star Comics ha ripubblicato il manga con il titolo Maison Ikkoku Perfect Edition in 10 volumi rispettosi dell’originale e impreziositi con pagine a colori.

L’anime Maison Ikkoku, Cara dolce Kyoko

“In un freddo giorno invernale, il nostro nuovo amministratore che è una bellissima ragazza, si è trasferito alla Maison Ikkoku… si chiama Kyoko e ha scaldato il mio cuore.»

L’anime di Maison Ikkoku, conosciuto in Italia con titolo di Cara dolce Kyoko conta 96 puntate. Nel Lazio veniva trasmesso su Super 3 nel programma della mitica Sonia. Le 96 puntate sono arrivate a distanza di tempo e divise in due blocchi tanto che per ridurre i costi c’è stato anche il cambio dei doppiatori e numerosi problemi nell’adattamento dei dialoghi. Questo però non ha impedito di seguire appassionatamente le puntate e rimanere molto colpiti dall’animazione, specialmente nelle puntate della seconda parte dove c’è uno studio e un uso dei colori e delle ombre straordinari.
L’anime è molto fedele al manga anche se sono state eliminate alcune scene senza però alterare il senso della storia.
Un commento a parte meritano le sigle di apertura e chiusura delle puntate. In Italia sono andate in onda le sigle originali che sono una più bella dell’altra. Per me è davvero difficile sceglierne una ma tra tante sicuramente Suki Sa (Ti amo) è davvero meritevole, anche perché incornicia alcuni degli episodi più belli ed emozionanti di tutta la storia.

Opening 3 Suki Sa

 

Photo Credits: fumettologica.it
fabcollection.blogspot.com

Maison Ikkoku – Vol. 1
Rumiko Takahashi
Star Comics, 2016, P. 352, €. 7,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

2 COMMENTS

  1. Ciao! Che bello vedere ancora blog in giro dove si parla di “vecchi” anime 🙂
    Io pure sono del Lazio, di Roma precisamente, e ricordo però che prima di Super3 andava in onda sul circuito di JuniorTV intorno alle 17 del pomeriggio 🙂

    • Ciao, è vero, c’era anche Junior tv! Grazie per avercelo ricordato. I “vecchi” anime sono insuperabili.

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