Bartleby lo scrivano, Herman Melville

In risposta al mio annuncio, una mattina vidi comparire un giovane immobile in piedi sulla soglia del mio ufficio; la porta, essendo estate, era stata lasciata aperta. Posso vedere ancora oggi quella figura – pallidamente ordinata, miseramente rispettabile, incurabilmente misera! Era Bartleby.

La recensione di Bartleby lo scrivano di Herman Melville

Bartleby lo scrivano è un racconto di Herman Melville pubblicato per la prima volta nel 1853. La trama è molto semplice ma disarmante.
Bartleby fa di mestiere il copista, ricopia cioè i documenti dell’ufficio legale in cui lavora. All’inizio svolge egregiamente il suo lavoro. È svelto, meticoloso, puntuale, preciso. In pratica il dipendente perfetto. Non beve troppo a pranzo come capita ad un suo collega né si lamenta continuamente come fa un altro.

Eppure all’improvviso Bartleby smette di lavorare. Non lo fa all’improvviso ma ogni giorno fa qualcosa in meno. Se gli si chiede di copiare un documento risponde, sempre con estrema cortesia, “Preferirei di no”. E la sua risposta lascia basiti gli altri, in particolare il suo capo che è poi la voce narrante del racconto. Perché cosa si può rispondere a un uomo che educatamente esprime una preferenza?

La mia opinione su Bartleby lo scrivano di Herman Melville

Questo di Herman Melville è davvero un racconto singolare, talmente particolare da essere indimenticabile una volta letto. La sempre perfetta traduzione di Riccardo Mainetti e la meravigliosa introduzione di Sara Staffolani aggiungono ulteriore valore al tutto.

Perché la storia di Bartleby rimane nel cuore del lettore? Dipende unicamente dalla piega triste degli eventi, dall’ineluttabilità di un fato scelto e abbracciato da Bartleby, dalla calma rassegnazione con cui affronta, anzi no, sopporta la vita? In realtà ciò che ci colpisce è quella frase che lo sentiamo pronunciare e ripetere per tutto il racconto, quel preferirei di no che può essere letto come estremo baluardo di difesa di sé contro l’alienazione del lavoro.

Bartleby rifiuta il sistema, il lavoro sempre uguale. Rifiuta Wall Street e le sue pagine coperte di scrittura fitta. Rifiuta una casa, il cibo, le chiacchiere, il mondo. Bartleby combatte solo con poche parole e l’assenza. Diventa quasi un fantasma, una presenza mal sopportata da tutti perché nessuno sa che farsene di un lavoratore che non produce.

Herman Melville scrive un racconto che in molti hanno tentato di decifrare suggerendo nel corso degli anni le più svariate interpretazioni e ci regala un personaggio indimenticabile.
Buona lettura.

Bartleby lo scrivano
Herman Melville
flower-ed, 2021, p. 74, €. 10,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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