
Probabilmente la donna voleva chiederle soldi. Altri soldi.
O forse voleva solo parlare. Domandare scusa.
Sybil non poté mai scoprirlo, poiché, poche ore dopo, la donna – quella donna – fu rinvenuta cadavere in una piazzetta dell’East End di Londra.
Si chiamava Catherine Eddowes.
Ed era sua madre.
La recensione di I delitti di Whitechapel di Guido Sgardoli, Massimo Polidoro
Nel 1888 Londra fu scossa dagli omicidi attribuiti a quello che viene identificato come il primo serial killer: Jack lo squartatore. La vera identità dell’omicida non fu mai scoperta e a distanza di anni nessuna prova certa è mai stata trovata.
I delitti di Whitechapel racconta la vicenda dal punto di vista di Sybil, figlia di una delle vittime.
La ragazza è scioccata quando apprende che sua madre è stata uccisa e anche schiacciata dal senso di colpa. Infatti la donna, che aveva abbandonato la figlia da piccola, si era presentata da Sybil poche ore prima di essere uccisa.
Soprattutto la ragazza vuole scoprire qualcosa di più sulla morte della madre visto che la polizia annaspa e nessun colpevole sembra trovarsi tra le strade di Londra.
Le indagini a Whitechapel metteranno Sybil a rischio molte volte. Le faranno anche scoprire cosa siano la povertà e il disinteresse verso i più deboli e cosa significhi essere una donna sola in una società pronta ad accusarti.
La mia opinione su I delitti di Whitechapel di Guido Sgardoli, Massimo Polidoro
I delitti di Whitechapel è un romanzo ricco di atmosfera capace di ricreare perfettamente la vita londinese sul finire dell’ottocento e la disparità sociale tra i benestanti e i meno fortunati.
Il libro racconta i delitti partendo dal luogo in cui furono perpetrati. Whitechapel è un mondo sordido, malato e povero fatto di case fatiscenti, stradine buie, pub aperti tutta la notte, donne costrette a vendersi per pochi spiccioli.
Inoltre mette in evidenza la triste condizione delle donne , inquadrate in un ruolo ben preciso, spose e madri, e di quanto questo fosse restrittivo e coercitivo. Per le donne la società dell’epoca non offriva nulla e se ci si distaccava dallo schema culturale imperante si veniva etichettate e lasciate ai margini.
Guido Sgardoli e Massimo Polidoro raccontano con un romanzo ben documentato la società inglese del 1888 restituendoci una Londra affascinante e pericolosa e dando finalmente alle vittime di Jack la giusta dignità e prospettiva storica.
Buona lettura.
Whitechapel
Guido Sgardoli, Massimo Polidoro
De Agostini, 2022, p. 351, €. 16,90