Parigi, 24 febbraio 1418
Figlia cara,
sei una giornata calda, sei la patria bianca di questa mia mattina. Dopo colazione io e questa mia mattina siamo salite in camera, ci siamo sedute allo scrittoio e, come sempre, ti abbiamo scritto una lettera; dalla finestra abbiamo guardato il mondo assottigliarsi per strada, e anche noi, spesso, ci sentiamo più sottili. E avvertiamo il freddo arido di quando non nevica.
In questi ultimi giorni mi sembra che la vita mi si asciughi addosso.
Il sottotitolo di Un giorno e una donna di Nicoletta Bortolotti è Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea.
Mi ha incuriosito tanto che ho voluto indagare su chi fosse Christine de Pizan e ho dovuto leggerlo subito!
Perché “Dama Scrittura ha molti padri ma non molte madri.”
Si era verificato un fatto strano, un fatto forse mai accaduto in precedenza. Quella sera, a Parigi, mi sembra fosse il milletrecentosessantotto – ma non ne sono tanto sicura –, io, una bambina, femmina, grazie a un padre di professione medico e traduttore di corpi celesti, ero entrata nella biblioteca di un re.
Ti bacio sempre forte,
la tua mamma.
La recensione di Un giorno e una donna, Nicoletta Bortolotti
Ha detto che uomini e donne sono uguali e che “una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro”.
Ha detto che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri… Ha detto che le donne non provano piacere a essere stuprate, come molti credono, ma subiscono un dolore senza pari.
Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra.
La ricostruzione della vita di Christine de Pizan, fatta in maniera precisa e dettagliata da Nicoletta Bortolotti, mi ha fatto subito sorgere una domanda: ma perché non ne ho mai sentito parlare?
La stessa domanda che si è fatta la Bortolotti in una nota finale: «Com’è possibile che né a scuola né all’università io abbia mai sentito parlare di lei?»
Io, una donna, dovevo riportare re Carlo nel cuore di altri re, dovevo resuscitare la filigrana del suo passato nel cuore di un altro presente. Filippo l’Ardito era stato chiaro al riguardo. A questo doveva servire la biografia: scrivere la vita di un principe perché servisse alla vita di un altro principe.
La mia opinione su Un giorno e una donna, Nicoletta Bortolotti
Un avvicinamento “a pelle”, il mio a questo libro.
E devo dire che è stata una lettura molto interessante, quella di Un giorno e una donna di Nicoletta Bortolotti.
Una lettura molto utile per scoprire la vita di una donna, diventata prima scrittrice di professione in Europa, le sue idee, il suo modo di raccontare (siamo nel 1400, Christine vive alla corte di Carlo V di Francia insieme alla famiglia), capire la vicinanza e i pensieri, soprattutto in quanto donna e soprattutto per essere la donna che ha dato vita alla Querelle des femmes (la questione femminile).
Soprattutto perché scrisse il Livre de la Cité des Dames, per confutare l’idea di un’irrilevanza femminile nella storia dell’umanità.
La nascita del femminismo passa anche da qui… E credo che questa accurata ricostruzione mi abbia dato un bello slancio e molti suggerimenti per le prossime letture.
Un giorno e una donna
Nicoletta Bortolotti
HarperCollins Italia, 2023, p. 496, €. 19,50