
Se ti racconto una cosa mi starai a sentire? Mi starai a sentire senza andartene?
La recensione di L’ultima auto sul Sagamore Bridge di Peter Orner
Il primo racconto si apre con un lutto: una bambina è morta annegata. La voce narrante è un amico del fratello della vittima. Poche pagine per raccontare il dolore di una madre, il senso di colpa del fratello – lui aveva insegnato alla sorellina come raggiungere lo stagno – e raccontare la fine di un mondo – lo stagno invaso dalle erbacce dove i ragazzini passavano i pomeriggi, gli anni spensierati delle medie dove nulla di brutto sembra poter accadere – con un punto di vista che non indugia sull’incidente ma si pone dalla parte degli altri.
C’è poi la cameriera d’albergo, una coppia in cui lui scompare all’improvviso, un’altra coppia che ama crogiolarsi nel raccontare una bugia.
Ci sono tanti ricordi in queste storie, tante vite diverse colte in un momento che per qualche ragione diviene importante.
La mia opinione su L’ultima auto sul Sagamore Bridge di Peter Orner
Sono racconti particolari questi di Peter Orner, per la prima volta in italiano con l’ottima traduzione di Riccardo Duranti. Sono come quei quadri fatti di pennellate veloci eppure precisi nei dettagli. Le storie che incontriamo sono brevi, alcune anzi brevissime, una pagina e poco più, eppure l’autore ha una tale padronanza che riesce a coniugare perfettamente brevità e ottima scrittura.
I personaggi hanno un peso da portare o un segreto o semplicemente affrontano la vita così come si presenta e pur nella brevità dei racconti sono sempre tratteggiati attentamente e ricchi di sfumature.
Ogni vita raccontata si staglia sulla carta e lascia nel lettore un sentimento di dolce tristezza. Sono storie comuni, di vecchiaia, cambiamento, dolore. Soprattutto c’è la narrazione del quotidiano che raramente comprendiamo mentre lo viviamo ma che con il passare del tempo mostra il suo vero volto.
Tante storie si susseguono sulle pagine senza nessun clamore particolare eppure speciali per chi le vive. Vite che potrebbero essere le nostre dove la casualità, l’imprevisto o la sfortuna sono sempre dietro l’angolo insieme alla consapevolezza che a volte le piccole cose possono rendere la vita sopportabile o intollerabile.
Buona lettura.
L’ultima auto sul Sagamore Bridge
Peter Orner
Gallucci, 2023, p. 336, €. 16,50