Se mai le mie oche sognano, solo loro sanno che il mondo non potrà mai intravedere neanche un barlume di quei sogni, e solo loro sanno che il mondo non ha alcun diritto di giudicarle. Io vivo come le mie oche.
La recensione di Il libro dell’oca di Yiyun Li
Agnés e Fabienne sono amiche per la pelle. Inseparabili. Le due vivono a Saint Remy piccolo villaggio di campagna dove la vita scorre tra lavori in fattoria e la tanta fame lasciata dalla guerra.
Entrambe hanno quattordici anni ma mentre Agnés va ancora a scuola Fabienne porta al pascolo mucche e capre.
Agnés pende dalle labbra di Fabienne che ha il coraggio di gridare forte tutto quello che le passa per la mente, di essere sfacciata e maleducata anche con gli adulti mentre Agnés è sempre un po’ defilata e nell’ombra. Accetta anche l’idea di scrivere insieme un libro: Fabienne inventerà i racconti, Agnés li scriverà e poi chiederanno aiuto al signor Devaux per farlo pubblicare.
Un piano che potrebbe sembrare campato per aria ma che si rivela efficace cambiando inesorabilmente la vita di Agnés, indicata come unica autrice del libro.
La mia opinione su Il libro dell’oca di Yiyun Li
Yiyun Li racconta un’amicizia totale e assoluta – possiamo definirla tossica? sì possiamo – con uno stile sublime e affascinante.
È una storia imprevedibile che fa continuamente domandare al lettore: ci sarà uno scandalo, i segreti verranno svelati oppure le due continueranno il loro sodalizio?
L’amicizia tra le due ragazze, denutrite, sporche e un po’ selvagge, che passano le giornate, come tutte le amiche adolescenti, a parlare di niente e di tutto, a inventare futuri e storie tra fango, mucche al pascolo e cimiteri in cui passeggiare è una parabola impetuosa di come i rapporti possano cambiare inesorabilmente in una corsa irrefrenabile che niente e nessuno può fermare.
Tra Agnés e Fabienne è sicuramente Fabienne che ritorna più spesso nella mente del lettore dopo aver chiuso il libro. A tratti crudele, impetuosa, senza regole, capace di attrarre e respingere, Fabienne rimane un mistero insondabile. Così come rimane un mistero il filo sottile che lega le persone e che può mutare all’improvviso.
Il libro dell’oca è stata una lettura inaspettata che ha saputo stupirmi in più punti per i dialoghi brillanti e affilati come per gli sprazzi poetici nascosti tra le pieghe della trama. È una storia che colpisce perché racconta il sentimento più nobile e perfetto che l’uomo possa condividere con un altro: l’amicizia. Amicizia che speriamo eterna, come Agnés che immaginava di vivere con Fabienne a Parigi, ma che invece si rivela effimera e fugace.
Buona lettura.
Il libro dell’oca
Yiyun Li
NN Editore, 2024, p. 203, €. 20,00