Cinque giorni per non dirti addio, Daniele Nicastro

Non può esserci un inizio senza una fine.

La recensione di Cinque giorni per non dirti addio di Daniele Nicastro

Anis ha sedici anni, tre materie da recuperare e un canale twitch molto seguito dove racconta la sua vita. Ha iniziato quando ha scoperto di avere il cancro e parlare della malattia l’ha aiutata a non abbattersi. Anche ora che è guarita continua a usare il canale social. Le serve per farsi coraggio, per concentrarsi sulle cose positive che le accadono. Soprattutto la aiuta a non pensare a suo padre disperso in montagna durante un’escursione due anni prima.

Quella perdita non è mai stata elaborata e la ragazza continua a scrivere sul Whatsapp del padre tutti i giorni. Sa che ovviamente il genitore non le risponderà ma per lei è una valvola di sfogo a cui non riesce a rinunciare.

Un giorno dopo l’ennesima litigata con la madre Anis scrive al numero del padre e incredibilmente riceve una risposta. Possibile che l’uomo, dato per disperso, sia in realtà vivo? Forse si nasconde sui monti?
La ragazza decide di partire per cercarlo. Sa dove andare, le basta seguire le mappe disegnate dal padre per lei, le mappe che raccontano sentieri e strade che ora le rivelano la storia del padre, della sua famiglia, invitandola a compiere un viaggio incredibile alla ricerca del genitore.

La mia opinione su Cinque giorni per non dirti addio di Daniele Nicastro

Daniele Nicastro scrive una storia sul lutto e la sua elaborazione ma anche sulla ribellione adolescenziale con una protagonista forte, volitiva e che non ascolta mai nessuno.

È una storia che racconta la montagna, seguiamo Anis attraverso Sampeyre, Rore, Melle e il suo castagno monumentale, la vediamo difendersi dagli scherzi dei Sarvanot mettendo in tasca dei sassolini bianchi e poi giriamo per le strade di Bellino ammirando le sue meridiane fino ad arrivare al Bivacco Berardo, ultima tappa del viaggio.

Una storia sui cambiamenti, la crescita, il dirsi addio e ciò che resta di chi amiamo. Un grande omaggio alla montagna e al Monviso, alla fatica che richiede camminare e imparare.

Sono tanti i sentimenti che scaturiscono da questa lettura ma tra tutti quello che rimane nel lettore è la potenza della natura e come l’incontro con essa in qualche modo ci cambi, rendendoci migliori e capaci di superare i nostri limiti.

Buona lettura.

Cinque giorni per non dirti addio
Daniele Nicastro
Einaudi Ragazzi, 2024, p. 384, €. 14,90

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SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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