“Se è come dici” gli rispose, “ti permetterò di prendere tutti i raperonzoli che vuoi, ma ti pongo una condizione: dovrai darmi la creatura che nascerà. Se la passerà bene e me ne prenderò cura come una madre”.
La recensione di Raperonzolo di Jacob e Wilhem Grimm, Ericavale Morello
Esce per la collana Incanti e Destini di Camelozampa Raperonzolo nella traduzione di Bruno Berni basata sull’edizione dei fratelli Grimm del 1857 ed è una gioia di colori, forme e parole.
Una coppia di contadini poveri abita in una casa piccolina sul cocuzzolo di una collina. Dalla finestra sul retro vedono il giardino rigoglioso di una maga. Alberi, fiori, piante, il luogo è un tripudio invitante per la contadina incinta e affamata che quando vede le piantine di raperonzolo non può fare a meno di desiderarle.
Come fare però con la perfida strega che abita quel giardino? Presto detto, il marito della donna si inerpica, rischiando la vita, lungo i muri della casa stregata e riesce a raccogliere il raperonzolo. La prima volta nessuno se ne accorge ma quando torna a prenderne ancora trova la strega ad aspettarlo. I due si accordano velocemente e senza rimorsi: la pianta di raperonzolo in cambio della figlia che nascerà.
E così la bambina viene affidata alla strega che al dodicesimo anno di età la rinchiude in una torre inaccessibile.
Come scappare? Per Raperonzolo uscire è impossibile ma gettando le lunghe trecce può far entrare chiunque, anche un bel principe che si è innamorato della sua voce. Quando però la strega scopre l’inganno si vendica crudelmente degli innamorati esiliandoli lontano.
La mia opinione su Raperonzolo di Jacob e Wilhem Grimm, Ericavale Morello
È un libro che si legge in verticale Raperonzolo con lunghe pagine che portano ad allungare il collo e alzare gli occhi come se cercassimo le due trecce d’oro in alto su una torre. È un’edizione curatissima dalle tinte vivide: viola, giallo, blu, arancio. Sono disegni belli ma anche spaventosi dove la strega è davvero brutta e cattiva con lunghi capelli indomabili e sguardo famelico e Raperonzolo è dolce e un po’ ingenua ma anche forte e indomabile come una guerriera.
Sono illustrazioni magnetiche dove la torre e le strade in salita campeggiano ovunque ad esprimere la difficoltà ma anche la volontà di raggiungere l’amata da parte del principe.
È una storia dove la cupidigia e il desiderio la fanno da padroni, desiderio di mangiare qualcosa di proibito come fa la madre della ragazza e desiderio di nascondere ciò che reputiamo solo nostro come fa la strega. Ma è anche una storia di giovinezza, avventatezza e amore a prima vista, anzi a primo ascolto visto che il principe si innamora prima della voce e solo dopo dell’aspetto di Raperonzolo.
Questa è una fiaba che contiene un mondo intero di sentimenti: invidia, desiderio, amore, vendetta e poi l’esilio, la perdita e infine il ritrovarsi. E ritrovandosi ecco che tutto torna a posto a dirci che l’amore, quando forte e vero, tutto può. Anche ridare la vista ai ciechi, un padre ai figli e l’amore alla bella Raperonzolo ormai con trecce più corte ma cuore sempre grande.
Buona lettura.
Raperonzolo
Jacob e Wilhem Grimm, Ericavale Morello
Camelozampa, 2024, p. 48, €. 23,00