Non buttiamoci giù, Nick Hornby

Martin
Se posso spiegare perché volevo buttarmi dal tetto di un palazzo? Certo che posso spiegare perché volevo buttarmi dal tetto di un palazzo. Cavolo, non sono mica deficiente. Posso spiegarlo perché non è un fatto inspiegabile: è stata una scelta logica, la conseguenza di un pensiero fatto e finito. E neanche di un pensiero troppo serio. Non voglio dire che fosse un capriccio – solo che non era tremendamente complicato o angoscioso. Vediamo un po’…immaginate di essere, che so, un vicedirettore di banca Guildford. Avevate già accarezzato l’idea di emigrare quando vi viene offerto un posto di direttore in una banca si Sydney. Bè,  d’accordo che la scelta è abbastanza lineare, ma viene naturale rifletterci un momento, o no? Se non altro per capire se vi sentite di fare armi e bagagli, di lasciare amici e colleghi, di sradicare moglie e figli. Magari vi mettereste a sedere con carta e penna e stilereste una lista di pro e contro.

Su di un alto grattacielo londinese la notte di San Silvestro si ritrovano quattro personaggi che non si conoscono, ma che hanno in comune il desiderio di farla finita, di suicidarsi. C’è un famoso presentatore televisivo, stanco della tv spazzatura, una donna senza lavoro e senza marito con un figlio autistico, una giovane ragazza abbandonata dal fidanzato e un musicista fallito. Cercheranno di aiutarsi a vicenda e di salvarsi la vita l’uno con l’altro.

Tratto da LaFeltrinelli.it

 

Un bel libro, non forse uno dei migliori, ma per una che ama Hornby un libro da leggere comunque. Un pò surreale,  perchè tratta appunto dell’incontro di 4 aspiranti suicidi sul tetto di un palazzo. Ognuno dei quali ha la sua storia e le motivazioni per cui non vuole vivere, che siano una delusione amorosa o difficoltà in famiglia.  Situazioni a volte credibili e altre volte molto commoventi. E mi ha fatto  molto pensare al senso della mia vita.

 

Non buttiamoci giù
Nick Hornby
Guanda, 2006, p. 293, €. 15,50

angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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