
Le conta una ad una, come gli anelli di una catena di metallo, una scia d’argento nel blu elettrico della notte, nel flusso delle luci rosse e bianche dei fanali. E si lascia andare a quella corrente.
La recensione di In equilibrio perfetto, Zita Dazzi
Amanda è una ragazza di sedici anni con un sacco di problemi. Vive con la madre, gravemente malata, nella periferia di una metropoli. Suo padre è assente, eterno ragazzino che fugge dalle responsabilità, lei e sua madre non hanno soldi e a scuola va davvero male.
Amanda è sola, e convinta di potersela cavare da sola.
Ribelle a qualsiasi regola, insofferente al mondo moderno, ha i capelli blu, il piercing, lo smalto rigorosamente scuro e quando le sembra di non farcela, si rifugia su un ponte della tangenziale con le gambe nel vuoto, sempre tentata di saltare.
Lei è disperatamente innamorata di Luca, un compagno di scuola bello e che sa di esserlo.
Di lei si innamora Bruto, il classico secchione con i brufoli e gli occhiali fuori moda.
Per fortuna in tutto questo arriva la professoressa Piscitelli, l’unica che riuscirà a scalfire la corazza di Amanda e di guadagnarsi la sua fiducia.
La mia opinione su In equilibrio perfetto, Zita Dazzi
Attraverso gli occhi di un’adolescente guardiamo il mondo di adesso fatto di limiti da dover sempre superare, gruppi su whatsapp, occhiali da sole griffati e ragazzi che chiedono disperatamente aiuto anche quando non lo sanno.
Con serietà e leggerezza e mai superficialità Zita Dazzi esplora il rapporto tra l’adolescente Amanda e sua madre che, colpita da un cancro terminale, non riesce a rapportarsi con lei.
In equilibrio perfetto
Zita Dazzi
Sinnos, 2016, 156 pag., € 11.00