Il tè nel deserto, Paul Bowles

“È curioso”,continuò la signora Ferry. ” Il deserto è un posto così grande , eppure niente va veramente perduto, mai”.

La recensione di Il tè nel deserto di Paul Bowles

C’è una storia che raccontano i beduini, la storia di Outka, Momouna e Aicha, tre ballerine, che hanno come unico desiderio quello di bere il tè nel Sahara. Un giorno si mettono in viaggio con una carovana di mercanti . Giunte nel deserto vanno alla ricerca della duna più alta e arrivate si riposano prima di bere il tè. Colte dalla stanchezza si addormentano e la sabbia riempie i loro bicchieri e copre i loro corpi.

Port e Kit , americani, partono per un lungo soggiorno in Nord Africa. Torneranno a New York quando ne avranno abbastanza. La coppia è in crisi. Si amano , forse da troppo, ma non riescono ad esprimere i loro sentimenti o forse amano l ‘idea dell’altro che è nella loro testa e fanno di tutto per non discostarsene troppo. Viaggiano per ritrovarsi come coppia e anche per allontanarsi dalla guerra. Port è un uomo cinico , nervoso , che vede nel viaggio un modo di vivere ; Kit invece è una donna fragile ,ossessionata dai presagi che immagina nascosti in ogni cosa che le capita e incapace di concepire il mondo senza la presenza del marito.

Il viaggio si snoda attraverso cittadine più o meno abitate. Più ci si inoltra nell’interno della regione e più i luoghi si fanno difficili. Il paesaggio è roccioso, oro e arancio, il cielo solido , azzurro, la luce del sole , bianca e accecante , che tutto inonda senza posa durante il giorno . E poi c’è la notte, fredda , limpida, piena di stelle. Completamente sopraffatti dai luoghi Kit e Port non sapranno far altro che continuare a vivere l’assenza del loro sentimento senza ruscire ad abbattere le barriere ideologiche che hanno innalzato tra di loro e alla fine, giunti nel deserto, si perderanno come le tre ballerine della favola.

La mia opinione su Il tè nel deserto di Paul Bowles

Questo libro è un viaggio meraviglioso e allo stesso tempo spaventoso in un matrimonio all’apparenza felice e  un viaggio nell ‘Africa francese e nel Sahara. E’ un libro fatto di suoni e di silenzi. Il rullio degli autobus che uniscono tra loro le varie città, i tamburi che annunciano l’arrivo delle carovane di mercanti, il richiamo alla preghiera della sera, il suono dei passi negli stretti vicoli tortuosi e bui e poi il grande, enorme, silenzio del deserto dove anche il respiro diventa rumore. E si sente il caldo soffocante, il fastidio delle mosche sul viso , i graffi dei granelli di sabbia trasportati dal vento e l’abbacinante luce bianca del sole sulle dune , la luce così presente sotto il cielo  protettivo del Sahara.

Il film Il tè nel deserto

Una storia struggente, triste,capace di evocare il Mal d’Africa e la nostalgia che chiunque ha provato dopo essere stato nel deserto e magnificamente trasportata sullo schermo nel 1990 da Bernardo Bertolucci.
Gli interpreti sono Debra Winger e John Malkovich.
Il film inoltre si avvale di una colonna sonora meravigliosa composta da Ryūichi Sakamoto.

IL TE’ NEL DESERTO
Paul Bowles
Feltrinelli  (collana Universale economica), 2006, p. 268, €. 9,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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