Ragione e Sentimento, Jane Austen

Elinor, la figlia maggiore, il cui parere era stato così efficace, possedeva una capacità di comprensione, e una freddezza di giudizio, che la qualificavano, anche se a soli diciannove anni, a dare consigli alla madre, e le davano la facoltà di contrapporsi, con vantaggio per tutti, all’avventatezza di Mrs. Dashwood che conduceva generalmente all’imprudenza. Aveva un cuore eccellente, era affettuosa, e i suoi sentimenti erano forti, ma lei sapeva come governarli, una qualità che la madre doveva ancora imparare, e che una delle sue sorelle era risoluta a non imparare mai.
Le doti di Marianne erano, per molti aspetti, del tutto simili a quelle di Elinor. Era sensibile e intelligente, ma impaziente in tutto; le sue pene, le sue gioie, non potevano essere moderate. Era generosa, amabile, interessante, tutto meno che prudente. La somiglianza tra lei e la madre era straordinaria.

Il classico di oggi è uno dei miei romanzi preferiti.
E la scrittrice che ci apprestiamo a trattare è una delle più citate, riadattate e celebrate della letteratura mondiale.
Parliamo, infatti, di Jane Austen e del suo romanzo d’esordio.

Quel Ragione e sentimento che ha appassionato tante lettrici di tutte le epoche.
E che è stato spesso ispirazione per romanzi, saggi di ogni genere, e ovviamente film.
Il genere televisivo e cinematografico che attinge a piene mani dalle opere di Jane Austen è il cosiddetto Period Drama (o Rappresentazione in Costume), ovvero storie legate ad un determinato periodo storico.
La BBC in particolare è specializzata in produzioni in costume. E questo tipo di rappresentazioni sono molto amate in Inghilterra.
Tanto che, per fare un esempio, la versione BBC di Orgoglio e Pregiudizio, con Colin Firth nei panni di Darcy (e qui forse si comprende il perchè poi gli venne affidato il ruolo di Marc Darcy in Bridget Jones…) ebbe un numero talmente impressionante di telespettatori da far impallidire una finale di un mondiale di calcio…
Anche la vita della stessa Austen è stata ripercorsa a tutto tondo.
A lei sono stati dedicati libri, racconti brevi, film, serie televisive.
Insomma, raccogliere tutte le informazioni su Jane Austen in un solo articolo ci sembra cosa ardua.
Concentriamoci, quindi, su Ragione e Sentimento.

Note sul Libro

Scritto nel 1795 con il titolo di “Elinor and Marianne”, “Ragione e sentimento” viene pubblicato soltanto nel  1811.  La Austen, però, lo pubblica con lo pseudonimo di “A Lady”.
Come gli altri maggiori romanzi della Austen, parla delle vicende di un’anima ingenuamente romantica che, attraverso l’esperienza, giunge a comprendere infine la realtà dell’esistenza.
Protagoniste le sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a trasferirsi nella loro nuova e modesta casa nel Devonshire.
Sarà qui che conosceranno le pene ma anche le gioie dell’amore e diventeranno donne.
Perchè la cosa più complicata, in amore, è conciliare la ragione con il sentimento.
Questi due stati dell’essere umano vengono rappresentati, attraverso la brillante e aggraziata trama intessuta dalla Austen, dalle due sorelle protagoniste della vicenda.
Elinor, la sorella maggiore, rappresenta l’animo razionale dell’amore. Innamorata di Edward, che sa essere promesso ad un’altra, non cede alla disperazione romantica. Ma è colei che cerca sempre di mantenersi fredda, distaccata, giudiziosa.

Agivo in questo modo, cercando di attirare il suo affetto senza pensare di ricambiarlo.

Di contro Marianne è uno spirito più ribelle e romantico. Si lascia guidare dall’amore, dalla passione, incautamente.
Soffrirà per amore. Ma forse proprio grazie a quelle sofferenze, riuscirà, alla fine, a trovare la sua parte razionale e a scegliere la via giusta.

Una sofferenza come la mia non ha orgoglio.
Cosa mi importa se si saprà che sono disperata?
Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato. Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti. Possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le provocazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire, mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti

Il periodo Storico

La produzione letteraria di Jane Austen, come periodo storico (i primi due decenni del 1800) fa parte di quel movimento ideologico e culturale denominato Romanticismo, i cui temi fondamentali sono:
il pessimismo, l’introspezione, la natura, la purezza, la libertà personale, il culto del sentimento.
Mentre la massima espressione di queste caratteristiche i romantici le svilupparono con la poesia, nel romanzo si cercò di raccontare storie che avessero come protagonista la classe borghese, che parlassero della vita quotidiana di un certo ceto sociale, in modo che chi le leggesse potesse in qualche modo identificarsi.
La cosiddetta Novel of Manners: un genere narrativo ambientato proprio all’interno delle classi sociali della media e alta borghesia e della piccola nobiltà; e proprio perchè ambientato in una realtà ben specifica è un romanzo che ricalca i codici di comportamento, l’importanza del denaro, le distinzioni di classi sociali.
Jane Austen diede un forte contributo a questo genere di romanzo; la sua scrittura è staccata dalla storia e continua la tradizione del romanzo realistico settecentesco.
Proprio per il suo stile così preciso e “a modo” la Austen fu considerata antiromantica.
Soprattutto pe i temi trattati nei suoi romanzi e per i modi.

L’autrice

Jane Austen (16 dicembre 1775 – 18 luglio 1817) esordisce come scrittrice appena dodicenne, anche se non per il grande pubblico, ma per allietare nei lunghi dopocena i genitori e i fratelli.
La sua prima opera del genere fu un breve romanzo epistolare.
Tuttavia , dovrà aspettare fino al 1811 per vedere pubblicata una sua opera, proprio Ragione e Sentimento, che sceglie di dare alle stampe in forma anonima.
La prima edizione Egerton è, infatti, firmata con un misterioso “a Lady” (una scelta abbastanza usuale, all’epoca, tra le donne che decidevano di intraprendere la carriera letteraria).
Di famiglia benestante, vive in quegli stessi ambienti da lei descritti con precisione ed eleganza nei suoi romanzi.
Intelligente, intuitiva, brillante, dura, Jane Austen non si sposò mai. Caratterialmente era dotata di un profondo autocontrollo e di lei si poteva dire che fosse una persona altruista, modesta, posata.

Nel 1816 cominciò a soffrire di una strana malattia, allora insieme alla sorella raggiunse Winchester dove morì il 18 Luglio del 1817.
Il suo corpo è sepolto nella cattedrale di Winchester.

Il mondo descritto dalla Austen, mai esteso oltre i limiti della vita e degli ambienti da lei direttamente conosciuti, descritto con un tocco finemente ironico, arricchito con la sua sensibilità femminile, ruota intorno al tema dell’amore come storia segreta del cuore.

Jane Austen secondo Ang Lee

http://youtu.be/T5QBqAhoCvM

Come avevamo detto a inizio post, la Austen è una delle autrici più riadattate sul grande schermo.
Ragione e Sentimento ha visto varie versioni nel corso degli anni.
La più recente è ad opera di Ang Lee, con il suo film del 1995.
Gli interpreti scelti allora erano Kate Winslet (Marianne), Alan Rickman (Colonnello Brandon), Emma Thompson (Elinor), Hugh Grant (Edward) e Gary Wise (Willoughbly).
La Thompson fu anche autrice della sceneggiatura, con la quale vinse l’Oscar nel 1996.
Tra gli altri premi ricevuti dal film, i Golden Globes come miglior film drammatico e migliore sceneggiatura (1996) l’Orso d’Oro al Festival di Berlino del 1996.

 

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

6 COMMENTS

  1. il film di ang lee è superlativo, magistrale nel riportare sul grande schermo il romanzo austeniano. che ogni tanto rileggo con piacere. il mio prossimo appuntamento con la Austen è l’abbazia di northanger, chi di voi l’ha letto?

    • Io io io. Romanzo gotico assai bellino. Letto anni fa in inglese per un esame all’Universita sul romanzo gotico.
      Sul film di Ang Lee c’è da dire che le ambientazioni erano perfette.
      Ma la sceneggiatura l’ha scritta la Thompson che e’ cresciuta a pane e letteratura inglese ( si capisce che l’adoro??) 🙂

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