
Due settimane fa ho portato il mio piccolo Minion a fare il vaccino.
Nella sala d’aspetto sono stata piacevolmente colpita dall’installazione di una nuova libreria a misura di bambino contenente libri per bambini del progetto Nati per Leggere (ai tempi del mio Minion più grande di appena due anni non c’era).
Usciti dalla vaccinazione, per calmare un bimbo urlante, ho preso il primo libro che mi è capitato sotto mano e mi sono seduta a sfogliarlo.
Il libro in sè è molto semplice: una filastrocca che sottolinea il tema dell’ugualianza tra i popoli. Ci sono bimbi che abitano nei ghiacchi, bimbi che abitano nelle colline, bimbi che hanno la pelle nera, bimbi che hanno la pelle bianca, tutti bimbi diversi uno dall’altro ma che hanno in fondo tutti le stesse caratteristiche: “tutti i bambini hanno dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini“.
Di per sè il racconto è di una semplicità disarmante ma insegna ai più piccoli l’uguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle caratteristiche fisiche, geografiche o sociali.
Il libro ricorda anche che i bimbi hanno (o almeno dovrebbero avere) in comune l’amore: l’ultima pagina infatti si conclude con un dolce verso “e sulla punta del naso tanti bacini“.
Arrivata a casa mi sono documentata su questo bel libro e ho scoperto, ma non ne sono rimasta sorpresa, che ha vinto la prima edizione del premio nazionale Nati per Leggere.
Un libro per insegnare e coccolare. Lo consiglio davvero!
Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini
Mem Fox e Helen Oxenbury
Editore Il Castoro, 40 pag, € 13,50, 2009
Età di lettura: da 6 mesi
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