Ricette letterarie: un menù per la rinascita

Per il mese dedicato alla rinascita abbiamo pensato ad un menù letterario che ci ricordi – attraverso i libri da cui ci siamo fatte ispirare – quanto sia importante rinascere, aver voglia di vivere, lottare con tutti se stessi per la propria vita e la libertà: due ricette, quindi, che vi parleranno di sete di conoscenza, di voglia di essere unici e manifestare la propria personalità. Due libri importanti, che segnano chi li legge e che insegnano cose fondamentali: Mille splendidi soli di Khaled Hosseini e Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, di Luis Sepùlveda. Grazie a Gabri per la sua preziosa collaborazione e buon appetito a voi!

Couscous con verdure speziate e pollo alla birra
Mille splendidi soli, Khaled Hosseini

Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri. Ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente

Nel mese della “rinascita”, non può mancare un romanzo bellissimo, struggente, profondamente emozionale come quello di Khaled Hosseini. Un racconto, forte e dolce al tempo stesso, di come l’amore possa salvare le persone: dalla follia della guerra, dal dolore di una malattia, dal male di vivere… l’amore salva, sempre, anche da se stessi. Amore come accoglienza dell’altro, come cura e protezione, amore nei piccoli gesti e in quelli più grandi, eroici, che cambiano la vita. E quale piatto, se non il couscous, dà un’idea migliore di ospitalità, accoglienza e bellezza nelle proprie diversità? Versatile, buonissimo, fresco d’estate e succulento d’inverno, è una pietanza che mette insieme più culture, si presta a mille varianti e che va poi presentata in piatti grandi, scenografici e messa al centro della tavola, per essere gustata insieme alla famiglia, agli amici, a chi si vuol bene. Mi fa pensare a quante volte la premura e l’attenzione nei piccoli gesti quotidiani siano l’anticamera dell’amore…

Note sul libro Mille splendidi soli, Khaled Hosseini

A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua “kolba” di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe avere le ali per raggiungere la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché Mariam è una “harami”, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. Vorrebbe anche andare a scuola, ma sarebbe inutile, le dice sua madre, come lucidare una sputacchiera. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.

La ricetta

Couscous con verdure speziate e pollo alla birra

ingredienti (per 2 persone, ma secondo me potete andare anche un po’ a occhio e variare le proporzioni)

  • couscous
  • 1 zucchina
  • 1 peperone giallo
  • 1 carota
  • 1 mela Granny Smith piccola
  • ½ cipolla dorata
  • 1 cucchiaino di spezie per couscous (o mix di spezie a piacere)
  • olio, sale e pepe q.b.

per il pollo:

  • 1 sovraccoscia piccola di pollo
  • 1 bicchiere di birra (o vino bianco)
  • olio, sale

preparazione

  1. Fate appassire la cipolla in un po’ d’olio, unitevi le spezie e fate insaporire per un paio di minuti (attenti a non farle bruciare).
  2. Aggiungetevi la carota tagliata a tocchetti piccoli, dopo qualche minuto il peperone e dopo ancora qualche minuto la zucchina, sempre tagliati a pezzetti. Coprite a filo con dell’acqua calda, salate e fate cuocere, lasciando però le verdure abbastanza croccanti e brodose. Unite infine la mela, tenete in cottura due o tre minuti e spegnete. Regolate di sale e pepe, se vi piace.
  3. A parte, rosolate il pollo in un padellino con un filo d’olio, sfumatelo con la birra (o il vino bianco) e fatelo cuocere a fiamma bassa coperto, aggiungendo un po’ d’acqua calda se fosse necessario (deve restare sugoso).
  4. Una volta cotto, salate e tagliate a pezzetti.
  5. Preparate il couscous secondo le indicazioni sulla scatola (io ho fatto la dose per 4 persone, perché volevo che avanzasse per poterne mangiare ancora il giorno dopo!), sgranatelo bene, versatelo in un bel piatto da portata, fate un buco al centro e unitevi le verdure e sopra il pollo, condendo il couscous con i loro sughini. Un po’ di pepe macinato fresco e buon appetito!

Insalata della rinascita
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Luis Sepùlveda

Lentamente, molto lentamente, la lumaca scese fino a raggiungere l’erba e allora scoprì che non aveva passato la notte attaccata a una pietra parlante ma a un essere provvisto di un duro carapace dal quale spuntavano quattro zampe molto robuste, un collo pieno di rughe, una bocca che non intimidiva e due occhi socchiusi che la osservavano attenti.
«Sono una tartaruga» esclamò quell’essere vedendo che la lumaca allungava il collo per guardarla.

Quando ho pensato a quale ricetta (e a quale libro) proporre per il mese dedicato alla rinascita ho pensato subito alla mia amica Ribelle: lei, con la sua forte volontà di capire e di conoscere, mi sembra il soggetto giusto per parlare di rinascita, di voglia di vivere, di energia positiva!

Note sul libro Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Luis Sepùlveda

Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente “lumaca”. Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà
Leggi la recensione completa di Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Luis Sepùlveda

La ricetta

Insalata selvatica (o della rinascita)

ingredienti

  • insalate miste (lattuga, erbe selvatiche, fiori di tarassaco o “dente di leone”)
  • barbe rosse lessate
  • olio
  • tamari (tipo di salsa di soia)
  • semi di girasole

preparazione

  1. lavare, asciugare e unire tutte le insalate in una ciotola insieme alle barbe rosse tagliate a cubetti
  2. condire con olio e tamari a piacere
  3. decorare con i fiori di tarassaco e semi di girasole

A piacere potete aggiungere altri fiori edibili, come la lavanda, e accompagnare col pane che vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, oltre che con il cous cous che trovate qui sopra!

L’insalata è uno di quei piatti che cambiano di volta in volta ingredienti e sapori e che non riesci mai a ripetere uguali a se stessi: questa in particolare è frutto di uno di quei giorni in cui hai voglia di prenderti cura di te e cerchi di far passare quella cura anche da quello che mangi, in una sorta di cucinoterapia. La ricetta base viene da Il cucchiaio verde, poi però l’ho elaborata un pochino. Sono certa che quando la rifarò sarà già diversa! 🙂

Mille splendidi soli
Khaled Hosseini
Piemme, 2007, 432 pag., € 18.50

Storia di una lumaca che scoprì l’importanza di essere lenta
Luis Sepulveda
Guanda (collana Le Gabbianelle), 2013, pag. 95, € 11,00
EAN: 9788823505032

Per acquistare:

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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