Diario minimo, Umberto Eco

Nonita. Fiore della mia adolescenza, angoscia delle mie notti. Potrò mai rivederti. Nonita. Nonita. Nonita. Tre sillabe, come una negazione fatta di dolcezza: No. Ni. Ta. Nonita che io possa ricordarti sinché la tua immagine non sarà tenebra e il tuo luogo sepolcro.

Affrontare Umberto Eco non è una cosa da poco, è vero: alcuni suoi scritti sono duri e lenti, altri sono saggi più adatti a chi è “dentro la materia”, ricchi di frasi articolate e con poche pause, di quelli che quando li leggi – se non sei avvezzo a farlo – ti tolgono il fiato e fatichi a capire.

Poi però ci sono cose che si fanno leggere bene, che fanno anche sorridere, che sono piacevoli e non così astruse. Diario minimo è fra queste, a mio parere.

La recensione di Diario minimo, Umberto Eco

Diario minimo di Umberto Eco è una raccolta di scritti brevi, pubblicati nel tempo su alcune riviste letterarie degli anni sessanta-settanta: “Il Verri”, “Il Caffè”, “L’Espresso”, “Pirelli”.

Spesso sono esercizi di stile, giochi di falsificazione letteraria praticati su altre opere, come nel caso di Nonita, rivisitazione scherzosa della più nota e affascinante Lolita di Nabokov, o come nel saggio critico che rivela il vero autore de I promessi sposi: James Joyce, altro che Alessandro Manzoni!

Poi c’è La cosa, che tantotantotanto mi ha fatto pensare. Ma non ve lo racconto, dovete andare a leggervelo se siete curiosi… 😉

16 scritti da leggere con calma, per il gusto del leggere e per il piacere di sentire il suono di parole un po’ più forbite. In alcuni troverete personaggi che tutti noi conosciamo (parlo di Mike Bongiorno, a cui è dedicato un pezzo): per capirne l’ironia dovrete calarvi nel presente del 1961, non certo nell’oggi, quando certi miti sono stati ridimensionati e tutti prendiamo un po’ meno sul serio “quello che dice la televisione” (perché la prendiamo tutti un po’ meno sul serio, vero?)

… sempre fedele all’insegna palazzeschiana del “lasciatemi divertire”
(dalla prefazione al volume dello stesso Eco)

Diario minimo
Umberto Eco
La Nave di Teseo, 2022, p. 192, €. 14,00
ISBN: 978-8845274886

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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