Argento vivo, Marco Malvaldi

Il significato di una telefonata dipende molto dall’ora in cui arriva.
Il telefono che squilla di mattina presto di solito annuncia imprevisti: a volte fastidiosi, come madri svegliatesi con l’influenza e che quindi non si possono trasformare in nonne per andare a prendere il nipotino all’asilo, a volte graditi (non me ne viene in mente nessuno), ma pur sempre imprevisti.

Per la nostra ZeBuk Reading List dovevo leggere “un libro ambientato nella città in cui sono nata” e sono finita con l’argento vivo tra le mani! 🙂
In realtà Argento Vivo non è ambientato proprio nella città di Pisa, ma nella sua periferia, fatta di microcittà attive e produttive. In particolare, Navacchio. Ma la stessa storia avrebbe potuto svolgersi in un qualsiasi altro punto del globo terrestre e sarebbe cambiato solo l’accento della parlata, non il resto. O forse sì…?

La recensione di Argento vivo, Marco Malvaldi

Questa di Marco Malvaldi è una storia divertente e saporita, che sa il giusto di toscanità e molto più dei casi strani della vita e delle cose che vanno come proprio non ti immagini. Ci sono parentesi dialettali che fanno sorridere i toscani e momenti in cui quello che senti è solo l’angoscia di alcuni dei personaggi, per tornare subito dopo alla commedia pura e divertente. Ci sono momenti in cui ho pensato alle tante sliding doors della mia vita e anche pagine in cui l’unica cosa che conta è capire chicomechecosaquandoperché. Le vicende si incrociano, si intrecciano, ripartono ognuna per la sua strada, finché non c’è un nuovo punto di contatto. Un po’ come le goccioline di mercurio, di argento vivo,  come lo chiamavano gli antichi, che

 (…) scorrevano sferiche e perfette, indifferenti alla gravità del mondo fisico, che si rompevano e si riunivano di continuo per ritrovarsi alla fine in un’unica goccia. (…) E tutte queste evoluzioni io le seguivo rapito, nell’assoluta consapevolezza che alla fine si sarebbero riunite e nell’assoluta incapacità di comprendere come potesse succedere.

La mia opinione su Argento vivo, Marco Malvaldi

Una bella scoperta, Marco Malvaldi, che avevo solo sentito dire, che è anche originario delle mie parti, e che non avevo mai avvicinato chissà perché.
E credo proprio ci sarà un ritorno, con lui, perché leggere accompagnati dalla sua penna è stato piacevole e leggero ma ha anche portato alcuni spunti di meditazione nelle mie giornate. Una bella scoperta, sì.

Non bisognerebbe mai tentare di conoscere le persone che mitizziamo, siano essi scrittori, calciatori o cantanti; come diceva sempre il padre di Corinna, «Gli eroi sono il contrario degli oggetti: quando ti avvicini, diventano più piccoli». E il buon Florian Stelea, essendo nato in un regime comunista, di eroi finti se ne intendeva parecchio.

Argento Vivo
Marco Malvaldi
Sellerio Editore (collana La Memoria), 2013, pag. 288, €. 11,90

EAN 9788838930799

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Photo : mediet.it

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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