Era una valle innocente, popolata da famiglie semplici, pacifiche, frugali. Una valle dove nulla era stato lasciato al caso e ogni gesto, ogni pietra e ogni persona aveva il suo significato e la sua storia. E i suoi istanti di felicità. C’è una promessa di dolore nella felicità, una promessa puntualmente mantenuta. Si chiama destino.
La recensione di Il bambino del treno, Paolo Casadio
Giovannino Tini arriva a Fornello nel giugno 1935 insieme alla moglie Lucia, incinta, e al cane Pipito.
Fornello è una piccola stazione lungo l’Appennino, linea Faenza-Firenze.
Una stazione senza paese perché il paese, quattro case e una Chiesa, c’è ma non si vede, disperso com’è tra le valli.
Giovannino sa che per fare carriera sono necessarie due cose in quegli anni: l’adesione al Partito e la pazienza.
E così la famiglia Tini inizia a vivere tra i monti e i pascoli e il loro primogenito, Romeo, nasce e cresce in quel microcosmo fatto di solidarietà contadina e povertà.
Sono gli anni del Fascismo, delle adunanze, delle camicie nere che arrivano all’improvviso a controllare.
A Fornello però si è quasi dimenticati e l’eco di ciò che accade arriva un po’ ovattato.
Un giorno del 1943 la Storia irrompe anche nella piccola stazione.
Arriva un treno con un carico diverso.
Bestie dice il capotreno.
Bestie che poi si rivelano essere ebrei.
Vanno verso Auschwitz.
E Romeo, curioso e gentile, prende sotto la sua ala protettiva Flavia, una bimbetta che viaggia insieme al padre.
Sarà amore a prima vista per entrambi.
Un amore che durerà per tutta la vita.
La mia opinione su Il bambino del treno, Paolo Casadio
Il bambino del treno è l’ultima fatica di Paolo Casadio, edito da Piemme.
Un libro meraviglioso, scritto con una prosa evocativa.
La vita dell’Italia di quegli anni è trascritta nelle pagine in modo superlativo e davvero è impossibile non sentirsi parte di quel mondo.
Il piccolo Romeo è indimenticabile.
Testimone della Storia che attraverso i suoi occhi si mostra in tutto il suo orrore.
Il bambino del treno è un romanzo indimenticabile, commovente.
Davvero una meravigliosa sorpresa.
Buona lettura.
Il bambino del treno
Paolo Casadio
Piemme, 2018, p. 238, €. 17,50