
Come si possono ricomporre i cocci di una vita quando la terra trema e rimescola luoghi, prospettive, relazioni?
La recensione di Bella mia, Donatella Di Pietrantonio
Due gemelle, un solo figlio e sullo sfondo L’Aquila distrutta dal terremoto.
Olivia e Caterina son gemelle, una sempre in luce, l’altra l’ombra della sorella, ma nonostante questo si amano dell’amore che solo due gemelle possono provare l’una per l’altra.
Durante il terremoto le due donne e il figlio ragazzino di Olivia si trovano nello stesso edificio, riescono a fuggire ma Olivia torna a recuperare i vestiti al figlio e resta sotto le macerie.
Caterina sopravvissuta, piena di dolore e di sensi di colpa si trova a dover far da madre al nipote adolescente e a vivere in un certo qual modo la vita della sorella.
Caterina, la madre e Marco si trovano cosi a vivere una vita non loro, in una casa non loro e a dover affrontare ognuno il proprio lutto e il proprio dolore, sullo sfondo la città devastata che contribuisce a renderli estranei a se stessi.
Un romanzo doloroso ma al tempo stesso pieno di speranza, perché la vita continua nei piccoli gesti di ogni giorno
Bella mia
Donatella Di Pietrantonio
Einaudi, 2018, p. 182, €. 12,00
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