Intervista a Francesca Sanzo

Ciao Francesca, bentrovata sulle pagine di Zebuk, vuoi raccontare ai nostri lettori, chi è Francesca Sanzo?
La Francesca che mi piace fare conoscere è prima di tutto “curiosità”. Per lavoro mi occupo di narrazioni e scrittura autobiografica efficace. L’attività in cui metto più entusiasmo è quella formativa, specialmente quando mi rivolgo a giovani che vogliono diventare comunicatori. Scrivo poi moltissimo: racconti, articoli per il mio blog o per i magazine per cui collaboro e approfondimenti dedicati alla scrittura e al cambiamento. Per passione sono una lettrice, amo camminare, correre, nuotare e ridere. Tutti questi aspetti entrano in connessione tra loro e mi aiutano a tenere la barra dritta, perché oltre questo sono anche una persona profondamente “tossica” che riesce a passare dall’entusiasmo alla depressione in un attimo, ma che grazie all’ironia si salva la pelle 😉

Quanto sei cambiata negli ultimi anni?
Sono cresciuta e mi sono evoluta: sicuramente ho fatto tanto per cambiare in maniera generativa il mio approccio al mondo e alla vita ma continuo a lavorarci e ogni tanto faccio come i gamberi. In molti mi conoscono per la mia esperienza di muta (perdere 40 chili in un anno) che mi ha portato a diventare nuova dal punto di vista fisico e anche di assertività, ma non sono solo quello e ultimamente il ruolo della “ex obesa” mi sta un po’ stretto: è sempre stato così, mi stufo in fretta delle etichette, anche se ho capito che servono per inquadrare le persone.

Quale deve essere il primo approccio alla scrittura autobiografica?
Un approccio onesto: le parole chiave, se vuoi fare scrittura autobiografica in modo efficace, specialmente per comunicare non solo con te stesso sono: utilità, ispirazione e empatia. Queste dovrebbero essere le stelle polari per chi scrive e pensa ai benefici che altri possono ottenere dalle proprie narrazioni. Specialmente online, tutto ciò che raccontiamo di noi dovrebbe avere questi obiettivi per non diventare solo rumore di fondo, di cui non abbiamo più bisogno.

A chi consigli la lettura di questo tuo ultimo libro?
La prima parte del libro si rivolge a chi ha voglia di trovare la propria storia, esercitare la propria creatività, a prescindere dall’idea di diventare uno scrittore e scrivere un racconto. La seconda parte di Tu sei la tua storia è per chi vuole avere qualche spunto per narrarsi efficacemente online e farlo in modo consapevole, partendo dalla propria autobiografia personale e professionale (e anche le aziende hanno un’autobiografia, come racconto nell’Appendice del libro).

Quali progetti per il futuro?
Far crescere il progetto Tu la sua storia e i corsi ad esso collegati, portando il workshop di scrittura autobiografica in tutta Italia.
Partire per un viaggio da sola.
Scrivere un libro di racconti in forma di romanzo.

Domanda che per noi di Zebuk è d’obbligo, che libro hai nel cuore e quale sul comodino?
Nel cuore e pure sul comodino ne ho moltissimi di libri. Sicuramente uno degli ultimi letti che ho amato è : “A misura d’uomo” di Roberto Camurri. Il libro che sto finendo in questo periodo è Le leggi della semplicità di John Maeda. Sto scoprendo quanto il design e la narrazione per parole siano intrecciati grazie a un progetto in cui mi sono imbarcata recentemente che è l’organizzazione di una mostra insieme ad alcuni studenti. Da questo libretto colgo e condivido una delle leggi fondamentali della semplicità, utile anche per chi scrive:

Semplicità significa sottrarre l’ovvio e aggiungere il significativo.

 

Grazie mille a Francesca e a presto!

angela
Classe 1972, mamma di due adolescenti, moglie, assistente personale del direttore di una casa editrice, segretaria di una scuola di musica, amante dei libri e della musica.

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