
La recensione di La rana ballerina, Quentin Blake
Jo è desideroso di scoprire le storie dei suoi antenati.
Così una sera la mamma, seppur stanca, gli racconta della Zia Gertrude.
Gertrude è una giovane ragazza triste, che ha perso il marito in mare.
Un giorno incontra George.
George non è il principe azzurro, o forse lo diventerà: sì, perchè George è una rana.
Nel fiume, sopra a una ninfea, Gertrude aveva notato una rana. E quella rana stava ballando.
Gertrude rimase per un po’ a guardarla ballare, poi – credo che neanche lei sapesse bene il perché – entrò in acqua, prese la rana e se la portò a casa.
Ma non una rana qualsiasi: una rana che sa ballare! Balla alla perfezione il tip tap, il foxtrot, il walzer, il can can, la mazurka, la danza classica… insomma, tutto!
Da allora la vita di entrambi cambia. I due iniziano a girare il mondo e ad esibirsi in turnée che aiutano la ragazza a superare il dolore.
Quentin Blake, disegnatore e illustratore britannico, già celebre in Italia per aver illustrato i libri di Roald Dahl e di Bianca Pitzorno, ci regala un libro piccolino ma che racchiude una bellissima storia di amicizia e di passioni coltivate.
Anche questo libro appartiene alla collana Leggimi, attenta requisiti dell’alta leggibilità.
La rana ballerina
Quentin Blake
Sinnos, 2018, 64 pag., € 8.50