Fiabe irlandesi, William Butler Yeats

“In mare, quando le reti sono state gettate e le pipe sono accese, qualche vecchio custode di racconti diviene loquace, e narra le sue storie al ritmo dei cigolii delle barche.”

 

La recensione di Fiabe irlandesi, William Butler Yeats

Quello del raccogliere storie della tradizione popolare è stato un momento molto importante nella storia della letteratura di tutto il mondo: come racconta Italo Calvino, anche William Butler Yeats

” […] è stato, oltre che uno dei grandi poeti del nostro secolo, anche un accanito cultore delle tradizioni irlandesi e un polemico rivendicatore dell’immaginazione magica nel cuore della nostra civiltà meccanica, ha dedicato ai racconti popolari della sua terra un prolungato lavoro di ricercatore, di trascrittore, d’antologizzatore, d’editore.”

Siamo nel 1892. Il significato di questo raccogliere non è solo quello del tramandare storie che avrebbero potuto perdersi nella memoria, ma anche quello di fornire una base letteraria che fosse spunto per opere future.
Si spazia da storie fiabesche a leggende macabre e paurose, ci si immerge nei miti pagani celtici mescolandoli alle tradizioni cristiane. Si incontrano spettri e folletti, streghe e diavoli, giganti, druidi, sirene e gatti magici. Si impara a conoscere un folklore ricco e vario, una Natura che è Madre, generosa ma anche aspra e difficile.

Il mondo delle fiabe e delle leggende è ricchissimo in tutti i paesi del mondo: la tradizione orale ha arricchito, rielaborato e fornito mille varianti, ha lavorato nel profondo, ha saputo tenere in vita il mistero e la magia. Questo viaggio nella tradizione irlandese è stato magico – forse per me un tantino più degli altri, perché Irlanda e magia le vedo quasi come sinonimi – e pieno di nuovi spunti.

“Alle volte escono dal mare e se ne vanno in giro per la spiaggia sotto forma di piccole mucche senza corna. Nelle loro vere sembianze portano un cappello rosso chiamato ‘cohullen druith’, in genere coperto di piume. Se questo viene loro rubato, non possono più immergersi sott’acqua.”

Questo è uno di quei libri da avere assolutamente sullo scaffale dei preferiti per sfogliarlo di nuovo ogni tanto, per aprire a caso le pagine e immergersi ogni volta in un nuovo sogno.

Fiabe irlandesi
William Butler Yeats
Newton Compton, 2016, pag. 383, €. 4,90

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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