
– Ogni mille anni – proseguì Rambaldo – la fenice sente che deve morire, allora si prepara un fuoco bruciando incenso e erbe profumate, poi tra le fiamme lascia consumare il suo corpo. Ed è proprio dalle sue ceneri che rinasce nuova e perfetta, pronta a vivere altri mille anni.
La recensione di La penna della Fenice di Haider Bucar
Ulisse Aldrovandi ha appena dieci anni quando riceve da Rambaldo, amico di famiglia, un dono molto particolare: una penna di Fenice.
Il ragazzo ama gli animali e non appena può li ritrae.
Usando la nuova penna si accorge che è magica e riesce a dare vita ai disegni.
Una cosa assolutamente meravigliosa se non fosse che nella Bologna del 1532 non passa inosservato chi perde troppo tempo con disegni, animali e strane passeggiate nel bosco.
La mia opinione su La penna della Fenice di Haider Bucar
Ulisse Aldrovandi è stata una delle figure più importanti tra gli scienziati del Cinquecento.
Svolse un importante lavoro di raccolta e conservazione che portò alla realizzazione del museo di Storia Naturale.
La penna della fenice, scritto e illustrato da Haider Bucar, racconta in maniera magica la nascita dell’interesse verso la scienza nel giovane Ulisse.
Incontriamo sirene, unicorni, draghi. Chiacchieriamo con uccelli pomposi oppure timidi, in una narrazione assolutamente meravigliosa che incanta tutti i lettori.
La penna della Fenice è perfetto a partire dagli 8 anni ma anche gli adulti rimarranno incantati dalle parole, le descrizioni e le avventure all’interno del libro.
Haider Bucar ha una penna che letteralmente rapisce il lettore di ogni età trascinandolo nella più portentosa di tutte le avventure: credere in se stessi e nei propri sogni.
Buona lettura.
La penna della Fenice
Haider Bucar
Albe edizioni, 2021, p. 200, €. 14,90