Longbourn House, Jo Baker

Nessuno indosserebbe i vestiti se non esistesse il bucato, e questo è una certezza come il fatto che nessuno andrebbe in giro svestito, almeno non nello Hertfordshire, e non a settembre.

La recensione di Longbourn House di Jo Baker

Il giorno di bucato a casa Bennet è sempre il giorno più pesante per la servitù. La signora Bennet non chiama più aiuti esterni e tutto il peso di lavare, smacchiare, rammendare e stirare abiti e biancheria grava sulle spalle di poche persone. Quindi quando Sarah si alza prima ancora dell’alba e finisce per scivolare, mentre trasporta l’acqua, sullo sterco di maiale che nessuno ha spalato via non può far altro che pensare che forse una persona in più servirebbe davvero tra la servitù di casa Bennet. E proprio pochi giorni dopo arriva un giovane uomo che è stato assunto come stalliere e tuttofare perché ora tra balli e nuovi vicini ricchi da Londra le cose da fare in casa si sono moltiplicate.

La mia opinione su Longbourn House di Jo Baker

Vi siete mai chiesti come sarebbero i protagonisti di un romanzo se li vedessimo con gli occhi di qualcun altro? Jane Austen ci ha raccontato meravigliosamente i Bennet ma cosa accadeva oltre i salotti e le sale da ballo?
Jo Baker ha avuto un’intuizione strepitosa: raccontare cosa succedeva in cucina, i sussurri dietro le porte. Ci porta tra i segreti dei Bennet e dà voce alla servitù spesso dimenticata, quasi invisibile. I personaggi di Orgoglio e pregiudizio ci sono tutti ma li riscopriamo attraverso gli occhi di Sarah che porta il tè oppure James che accompagna la famiglia al ballo. L’autrice segue perfettamente la linea temporale del romanzo di Jane Austen ma tutto ciò che accade lo veniamo a sapere dalla servitù che vive di striscio i matrimoni, le fughe e le riconciliazioni dei padroni di casa.

Sarah, Polly, i signori Hill e James hanno speranze, sogni, desideri ed è di questo che racconta Longbourn House. Il romanzo rende vivi e vibranti gli ultimi, i non considerati e scopriamo quanta passione risiedeva anche nel cuore di chi viveva nell’ombra. La bellezza del romanzo è che lo sguardo della servitù è uno sguardo affilato, critico e noi non possiamo che concordare su quanto la loro vita fosse faticosa e riconoscere che, dal loro punto di vista, perfino Liz si dimostra a volte superficiale e molto conformista.

Un romanzo magnifico e scritto magistralmente che ho amato moltissimo e che di sicuro rileggerò presto.
Buona lettura.

Longbourn House
Jo Baker
Einaudi, 2020, p. 386, €. 13,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here