Underdog, AA.VV.

“Ricordo il vento, e i miei capelli muoversi continuamente sulla schiena. Ero senza casco. E ricordo la folla in festa che sfreccia veloce sui due lati, per tutto il tempo; il rombare delle moto e i fischi ininterrotti dietro di me. Ricordo bambini che gridano, il mio nome qua e là disperso nell’aria, continuamente distorto dall’effetto Doppler.”

Una raccolta di storie, favole dello sport che parlano delle vittorie degli sfavoriti.

La recensione di Underdog, AA.VV.

“Nella vita c’è chi fa a pugni per vivere e chi vive facendo a pugni, conquistando spazio nel mondo senza mai cedere di un passo. Fare a pugni, però, non è una descrizione corretta per chi pratica la nobile arte: la boxe.”

In un millennio in cui i modelli sono stati (e continuano a essere) i Federer, i Nadal, i LeBron, gli Hamilton, i Cristiano Ronaldo e i Messi, abbiamo perso forse l’abitudine a celebrare “gli altri”. Quelli che non arrivano alla vittoria o che ci arrivano nonostante l’incostanza, marchiando il muro dei vincitori con il proprio nome quando nessuno se lo aspetta: ovvero gli “underdog”, gli eterni sfavoriti.

In questo libro gli autori narrano “favole” meravigliose tratte dal mondo dello sport, come le vittorie calcistiche del piccolo Kaiserslautern di Otto Rehhagel e del Leicester di Claudio Ranieri, le imprese nel tennis di Ivanisevic a Wimbledon, quella ciclistica di Greg LeMond al Tour de France del 1986, fino all’incredibile exploit di Villanova nel College Basket. Poi ancora Steven Bradbury nello short-track, il pugile “Buster” Douglas contro Mike Tyson, la parabola del wrestler pro Daniel Bryan e del Giappone nel rugby.

Eroi atipici dello sport: chi lo è stato per un solo pomeriggio, chi lo è diventato per sbaglio. E chi ha conosciuto la gloria quando la sua carriera era già data per finita.

Come scriveva il poeta Rudyard Kipling,

“bisogna sapersi confrontare con Trionfo e Rovina. E trattare allo stesso modo questi due impostori.”

Il fascino degli underdog è uno di quegli aspetti che rende lo sport una metafora della vita. La capacità di andare oltre i propri limiti e di cercare la vittoria, anche se nessuno scommetterebbe un centesimo su di te, è diventato materia di studio per chi pensa che le motivazioni possano fare la differenza, anche in situazioni apparentemente impossibili.
[Dalla prefazione di Massimo Caputi]

«Che cos’è il successo? Il successo è una forza segreta e indefinibile, la convinzione di influire sui moti della vita col solo fatto della nostra esistenza».
I Buddenbrook, T. Mann

Vi ricordate quando, un bel po’ di tempo fa, abbiamo letto la storia di Garrincha?
Vi ricordate della forza di volontà di Marco nell’affrontare le prove decisamente ardue che la vita gli ha riservato? Credo proprio sia la stessa motivazione, la stessa capacità di dare il proprio massimo, che ha aiutato tutti questi Underdog a raggiungere i loro obiettivi. E credo che dovremmo proprio prendere esempio da loro, sì…

Underdog
AA.VV.
Battaglia Edizioni, 2021, formato kindle, €. 2,90

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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