
“alla prova della storia e della geografia, la parola d’ordine per il presente e per il futuro dovrebbe essere: mai più detenzione su una piccola isola!”
Un saggio interessante e originale sulle isole carcere del mondo.
La recensione di Isole carcere, Valerio Calzolaio
“La metafora dell’isola come prigione ha, pertanto, una sua lunga vicenda culturale e innumerevoli fonti letterarie.”
Un’analisi piuttosto approfondita dal punto di vista storico e antropologico della realtà “isola-carcere”, della storia e degli sviluppi socioculturali di molte (le schede proposte sono ventidue, “scelte fra centinaia in modo da costituire una narrazione unitaria abbastanza rappresentativa”).
Il volume è ben congegnato, semplice da consultare, ricco di spunti e di suggerimenti per approfondire ulteriormente il tema.
Il mio parere su Isole carcere, Valerio Calzolaio
“La cultura aiuta a non isolare più altri in un’isola.”
Anche quando studiavo architettura ho sempre teso e virato verso la parte più umana delle materie, soprattutto con le più fredde e tecniche.
Il tema del carcere non l’ho mai affrontato e questo saggio mi è parso un’occasione da non perdere e posso confermarlo dopo aver voltato l’ultima pagina: i dati statistici, le misure, le infografiche, sono sì solo numeri, ma la capacità di Valerio Calzolaio è stata quella di umanizzarli, almeno in parte, di collocarli a unire uomini – e donne -, che vivono una porzione della propria vita in condizioni di doppio isolamento, letterale e detentivi. È stata quella di analizzare i significati storici di una reclusione lontana dalla terraferma, delle vicende umane e immaginarie legate ad una condizione ‘altra’.
Mari, laghi, fiumi e bacini oceanici di tutti i continenti vengono presi in considerazione nel saggio, che racconta i ruoli di queste piccole e particolari realtà, che siano ancora attivi oppure no. Un punto di vista nuovo e interessante per chi sia appassionato di umanità, libertà, civiltà.
Isole carcere
Valerio Calzolaio
Edizioni Gruppo Abele, 2022, p. 224, €. 23,00