“Se vuoi vedere l’arcobaleno inizia a cercare”
La recensione di Paesaggi a caso, Alessandro Sanna, Melania Longo
La prima certezza dopo essermi persa tra le pagine, le foreste, i paesaggi di questo albo, è che devo assolutamente riprendere La Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari e leggerlo ancor più nel profondo.
Vero è che gli adulti, purtroppo, spesso perdono per strada lo sguardo prezioso del bambino, quello che vede ben altro in un cestino di vimini intrecciato: mondi interi, montagne da scalare e perché no, persino un’arca.
A volte però ci sono adulti che hanno conservato gelosamente quello sguardo, e possono ricordarlo a chi l’ha perso crescendo. È solo allora che i tappeti tornano ad essere giornate di tempesta e le sbarre dei lettini altissimi ponti per treni a vapore.
Non sono impazzita, ho solo letto, sfogliato, riguardato al contrario e ancora avanti e poi di nuovo indietro, Paesaggi a caso di Alessandro Sanna e Melania Longo, un gioco fatto di immagini, parole, poesia, cose comuni e fantasia, ben combinate da due artisti che possiedono ancora il dono prezioso della meraviglia.
“Meglio essere in due quando arriva la tempesta”
Il bello di questo gioco è quando scopri che i paesaggi a caso si possono nascondere ovunque, dentro il barattolo del sale come nei commenti del pavimento, tra i denti di un pettine come dietro l’ombra di una lampada: è allora che si risveglia la meraviglia, è allora che torna quel potere bambino così prezioso!
Continuiamo a esercitarlo, con esempi come Paesaggi a caso è ancora più facile!
Paesaggi a caso
Alessandro Sanna, Melania Longo
Lapis, 2022, p. 112, €. 16,50