Paesaggi a caso, Alessandro Sanna, Melania Longo

“Se vuoi vedere l’arcobaleno inizia a cercare”

La recensione di Paesaggi a caso, Alessandro Sanna, Melania Longo

La prima certezza dopo essermi persa tra le pagine, le foreste, i paesaggi di questo albo, è che devo assolutamente riprendere La Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari e leggerlo ancor più nel profondo.

Vero è che gli adulti, purtroppo, spesso perdono per strada lo sguardo prezioso del bambino, quello che vede ben altro in un cestino di vimini intrecciato: mondi interi, montagne da scalare e perché no, persino un’arca.
A volte però ci sono adulti che hanno conservato gelosamente quello sguardo, e possono ricordarlo a chi l’ha perso crescendo. È solo allora che i tappeti tornano ad essere giornate di tempesta e le sbarre dei lettini altissimi ponti per treni a vapore.

Non sono impazzita, ho solo letto, sfogliato, riguardato al contrario e ancora avanti e poi di nuovo indietro, Paesaggi a caso di Alessandro Sanna e Melania Longo, un gioco fatto di immagini, parole, poesia, cose comuni e fantasia, ben combinate da due artisti che possiedono ancora il dono prezioso della meraviglia.

“Meglio essere in due quando arriva la tempesta”

Il bello di questo gioco è quando scopri che i paesaggi a caso si possono nascondere ovunque, dentro il barattolo del sale come nei commenti del pavimento, tra i denti di un pettine come dietro l’ombra di una lampada: è allora che si risveglia la meraviglia, è allora che torna quel potere bambino così prezioso!
Continuiamo a esercitarlo, con esempi come Paesaggi a caso è ancora più facile!

Paesaggi a caso
Alessandro Sanna, Melania Longo
Lapis, 2022, p. 112, €. 16,50

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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