Quando saremo liberi, Maria Chiara Duca

“Io non guardavo mai i bianchi. Li vedevo, sì, ma non li guardavo mai davvero. Mi ero accorto di Bex una sera, mentre sgattaiolava in punta di piedi fuori della dispensa. Aveva uno spago avvolto intorno alla mano sinistra come una sorta di fasciatura. All’inizio l’avevo presa per un ladro, e a ben pensarci non mi ero sbagliato poi di molto.”

Un romanzo che fa luce su un periodo cupo della Storia, alle radici delle discriminazioni subite dalla popolazione afroamericana ma anche delle lotte per i diritti civili. Una storia commovente perché ancora attuale.

“Ho sempre trovato sgradevole il verbo “tollerare” perché porta con sé una sfumatura di disprezzo. Parla di sopportazione, non di inclusione. Tollerare qualcuno è diverso dall’accettarlo, perché esclude un elemento fondamentale: l’equità. Chi tollera si pone un gradino più in alto rispetto a chi è tollerato.”

La recensione di Quando saremo liberi, Maria Chiara Duca

Tom è stato un ragazzo fortunato, per alcuni versi: è nato in una famiglia che nonostante tutto gli ha dato amore, e soprattutto la possibilità di fuggire da un destino ormai segnato per riscattare la sua vita. Tom è un ragazzo nero, vissuto per la prima parte della sua vita a servizio di una famiglia schiavista, ma ha avuto la possibilità di scappare dalla schiavitù e di rifarsi una vita. Quando torna al Sud con il suo battaglione, durante la guerra Secessionista, si accampa proprio nella casa da cui era fuggito anni prima. Il diario di Bex, che trova per caso, lo fa tornare con la memoria a quello che era accaduto prima della sua fuga e gli fa scoprire il punto di vista della ragazza, la sua ribellione contro il padre e contro la violenza e le discriminazioni di quella parte della popolazione che sosteneva lo schiavismo.
Il romanzo è un lungo racconto dei sentimenti di Tom e di quelli di Bex, due ragazzi divisi dalle convenzioni ma così vicini… una storia difficile ma in cui ci si immedesima particolarmente bene. Un modo intelligente per parlare dell’argomento con i ragazzi dagli 11 anni in su.

“Ogni scelta che fai fa di te quello che sei” diceva spesso la mamma e in quella notte del gennaio 1863, nel freddo dell’inverno della Virginia, con in mano il diario di Bex e le parole del signor Brown a riempirmi il cuore, fui più che mai certo di che cosa volessi fare: spezzare ogni catena.”

Il mio parere su Quando saremo liberi, Maria Chiara Duca

Quando saremo liberi ruota soprattutto intorno a tre personaggi affascinanti: Tom, Bex, Luna, sorella di Tom. Luna è silenziosa, quasi trasparente, ma è una ragazza molto intelligente e curiosa e Bex ne è attratta perché molto simile a lei. Bex deve vestire abiti eleganti ma vorrebbe studiare e costruire le sue invenzioni, Tom… Tom è un ragazzo e avrebbe diritto, come ognuno, ad una vita diversa da quella di schiavo. Tre ragazzi che hanno dovuto affrontare leggi incomprensibili, così assurde e contrastanti con il diritto alla libertà, tre ragazzi simbolo di tutti i ragazzi che vivono o hanno vissuto discriminazioni e soprusi, che non hanno la libertà di essere e affermare se stessi.

“Ogni scelta che fai fa di te quello che sei”

Ma è vero, è proprio così: ognuno di noi può scegliere. Ognuno di noi ha la possibilità, in un modo o nell’altro, di fare una scelta, di spezzare quelle catene. E ognuno di noi deve darsi da fare per spezzare quelle catene che ci tengono vincolati a scelte non nostre, a convenzioni a cui non ci sentiamo di appartenere.

Quando saremo liberi
Maria Chiara Duca
Piemme, 2021, p. 187, €. 16,00

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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