L’annusatrice di libri, Desy Icardi

Possibile che quell’odore provenisse da un libro? Prese a ricercarne l’origine e, una volta individuata, estrasse il libro dal quale sembrava emanare il sentore, lo aprì e tuffò il naso tra le pagine; al fresco odore di fiume si aggiunse un effluvio tiepido, più tenue ma altrettanto liquido: lacrime! Una ragazza, sul lungofiume di una città lontana, versava lacrime di delusione. Adelina non aveva mai sospettato che la delusione potesse avere un odore, e invece eccolo lì, limpido e struggente. Poi una folata inebriante, dolce e acre insieme, si sprigionò all’apparire di un giovanotto dall’aria mesta e trasognata.

Se si potesse leggere con l’olfatto, quale sarebbe l’odore dei libri?

«Ora i volumi tutti intorno spandevano prepotentemente le loro fragranze, tra le quali prevaleva il profumo d’incenso e l’odore umido e maestoso delle cattedrali. Adelina iniziò a prendere in mano testi a caso: alcuni odoravano di rose, martirio ed estasi; altri di pane e carità; altri ancora avevano il sentore asprigno della pedanteria e l’appiccicoso aroma della retorica. Infine, l’avida lettrice decise di farsi sedurre da un altro paio di profumi: quello di un grande volume che odorava di gelsomino e un altro proveniente da un libriccino che sapeva di legno di sandalo»

La recensione di L’annusatrice di libri, Desy Icardi

L’amore per i libri raccontato attraverso un gioco di rimandi letterari e atmosfere intriganti, modisterie, soubrette degli spettacolini di varietà e anche qualche viscido approfittatore.

La dolce e timida Adelina, la sua amica Luisella, la zia Amalia, il notaio Vergnano, il professor Kelley: tutti coinvolti in una storia molto più grande di loro, fatta di segreti alchemici e trame misteriose. Un romanzo che si svolge lungo il fil rouge di ricordi e rimandi, di ritorni al presente (quello del 1957) e ancora voli nel passato, farcito di libri da non dimenticare (e da segnarsi nella lista di quelli da leggere se ancora non lo avete fatto) e di piccoli deliziosi momenti.

«La vita di Nanà è tutta sbagliata», aveva protestato Luisella.
«E’ facile per te dirlo, visto che sai com’è andata a finire, ma Nanà non aveva idea. Questo è il bello dei romanzi: ti mostrano le conseguenze degli errori umani, sollevandoti dalla fatica di doverli sperimentare tu stessa»

La mia opinione su L’annusatrice di libri, Desy Icardi

Sono stata un po’ incerta su quello che avrei voluto scrivere riguardo a questa lettura, che mi ha tenuto una piacevole compagnia nei giorni scorsi.

L’annusatrice di libri di Desy Icardi fa parte di quella categoria che mi conquista già a partire dalla categoria di cui fa parte: libri che parlano di libri.
E con questo spirito di parte ho iniziato a leggere, con la voglia di capire quali atmosfere mi avrebbe fatto respirare la dolce Adelina, in quali ambienti mi avrebbe accompagnato.
Le pagine sono scorse via leggere e deliziose, con tutti gli intrighi di una simpatica commedia e quel pizzico di mistero che non ci sta mai male: Adelina sognava annusando i più importanti romanzi del passato e io con lei, sottolineando alcuni titoli che ancora non ho letto. Bel Amì, Nanà, Jane Eyre e tanti altri ci hanno fatto compagnia con i loro odori e a volte c’è stata qualche sorta di rallentamento fisiologico (si tratta comunque di 407 pagine fitte), ma ha fatto tranquillamente parte del percorso, ne ho preso atto e ho continuato.

Solo nel finale ho trovato uno strappo, piccolo, banale, che mi ha riportato al presente e alla realtà in modo un po’ troppo brusco. Non me lo aspettavo e ammetto che mi ha leggermente turbato.
Ma ora, mentre scrivo, mi rendo conto che l’effetto è stato analogo al risveglio da un sogno. Che è poi, in fondo, quello che in un modo originale racconta il romanzo.

Alla fine L’annusatrice di libri di Desy Icardi per me è un sì.
Leggero, abbastanza spensierato, con ingredienti sani e genuini, adatto a chi ha bisogno di fare un salto momentaneo in un mondo “altro” dalle preoccupazioni del mondo di oggi.

L’annusatrice di libri
Desy Icardi
Fazi Editore, 2019, p. 407, €. 16,00

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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