Prenditi cura di lei, Kyung-Sook Shin

Quasi nulla giunge inaspettato, se uno presta attenzione alle cose.

Una coppia di anziani si precipita verso il treno appena arrivato nella stazione di una grande città, ma quando il marito riesce a salire si accorge che la moglie non è più con lui.
Sparita. In una città che conosce, ma non così bene, forse. Non più.

«Come si fa a vivere senza fidarsi della gente? Ci sono più persone buone che persone cattive!»

La recensione di Prenditi cura di lei, Kyung-Sook Shin

Prenditi cura di lei è il romanzo che nel 2012 ha permesso a Kyung-Sook Shin di vincere il Man Asian Literary Prize, il più prestigioso premio asiatico di letteratura (tra l’altro Kyung-Sook Shin è stata la prima donna a vincerlo).
La sua scrittura è molto particolare, lo stile inconsueto (ogni soliloquio è scritto in seconda persona) ma a mio parere è molto efficace per il messaggio che l’autrice vuole trasmettere.
Si susseguono sensi di colpa e ricordi, sensazioni, sapori, rumori. L’alternanza tra più personaggi che prendono la parola a volte fa perdere l’equilibrio, sì, ma questo rende ancora più forte la vicinanza a Park So-Nyo, la protagonista, ed al suo malessere celato.

“Mamma era mamma. Era mamma da sempre”

Quante volte ci rendiamo conto della presenza forte e costante dei nostri cari nella nostra vita? Quante volte ci prendiamo tempo per prenderci cura di loro? Quante invece rimandiamo perché troppo impegnati “nelle nostre cose”?
La solita riflessione, che qui è più efficace che altrove: non dare niente per scontato, mai.

Invece ora c’è solo silenzio, anche se quando sei sceso dal treno sei andato in un posto dove servono la zuppa di sanguinaccio e ti sei fatto un bicchiere, sperando di sentire i rimbrotti quando tornavi a casa.

La mia opinione su Prenditi cura di lei, Kyung-Sook Shin

La stessa storia vista da più punti di vista, da quelli delle persone più care, quelle che ti amano, che ti amavano, che probabilmente ti ameranno per sempre.
Sei sparita, chissà dove, e le persone che ti stanno cercando ripensano alla tua vita, alla loro vita insieme a te. Ne parlano in un soliloquio, ti ricordano, ti raccontano, si pentono per la poca attenzione che ti hanno dedicato.
Vengono fuori mille particolari che non ricordavi più nemmeno tu, che sei sempre stata attenta a tutto e a tutti, che hai sempre pensato a ognuno dei tuoi cari, ma ora che sei sparita …

C’è sempre il momento giusto per dire qualcosa… Io ho passato la vita senza parlare a tua madre. Non era mai il momento giusto, oppure pensavo che sapesse già quello che volevo dirle.

Una storia di una delicatezza e di un amore così struggente che non avrei mai creduto di poter conoscere. Un racconto che vorrei facessero anche di me, un giorno…
Non posso dirvi quale sia il finale del libro ma voglio raccomandarvi col cuore di prendervi del tempo per leggere questo romanzo, che mi ha letteralmente stregata.
E che fa molto molto pensare.

Prenditi cura di lei ha conquistato il cuore dei lettori dei numerosi paesi in cui il libro è apparso, poiché «con la sua impeccabile ed essenziale prosa ci mostra che cosa significa essere una famiglia e quale sia la natura più profonda degli esseri umani.»

Tra i migliori letti quest’anno.

Prenditi cura di lei
Kyung-Sook Shin
Neri Pozza, 2011, p. 304, €. 16,00

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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