
Tanto tempo fa, ho conosciuto un caro amico.
La recensione di L’amico scomparso di Nahla Ghandour
Un ragazzo cammina in giardino e vicino a lui compare un altro ragazzo. Lo segue da vicino, non si allontana mai. A seconda di come il sole è rivolto il suo amico è di fronte o alle spalle.
Quando però arriva l’inverno il ragazzo è di nuovo solo. A volte, nella luce di una lampadina, gli sembra di intravedere qualcuno ma nulla più.
Poi ritorna l’estate e di nuovo l’amico è al suo fianco.
La mia opinione su L’amico scomparso di Nahla Ghandour
Gli splendidi disegni di Francesca Dell’Orto e le parole di Nahla Ghandour nella traduzione di Isabella Camera d’Affitto raccontano le differenze e la loro accettazione attraverso la scoperta, da parte di un bambino, della sua ombra.
Ombra che gioca e rincorre, sempre vicina ma anche distante. A volte sembra scomparire anche se in realtà si è solo nascosta.
Come l’ombra cambia a seconda della luce anche noi a volte possiamo essere in un modo o in un altro. Positivi o negativi, uguali o diversi.
Questo illustrato ci invita a fare caso alle divergenze, ai momenti in cui ci sentiamo in difficoltà, magari non compresi o soli, a come le nostre vite possono in alcuni momenti diventare irriconoscibili.
Non per questo dobbiamo abbatterci ma anzi, come il protagonista è felice del ritorno della sua ombra e capisce di averlo atteso impaziente, dobbiamo ricordarci di apprezzare le difficoltà perché rappresentano un momento di crescita e di cambiamento che ci rende migliori.
Buona lettura.
L’amico scomparso
Nahla Ghandour
Gallucci, 2020, p. 36, €. 14,90