Accabadora

Insieme come erano arrivati, tornarono a casa fianco a fianco, del tutto incuranti di dare alle bocche di Soreni l’ennesima occasione di parlare di niente.

Accabadora – Michela Murgia

Per una volta non ho citato l’inizio , ma bensì la fine , ma non preoccupatevi non è uno spoiler perchè per capire fino in fondo questo bellissimo libro bisogna assolutamente leggerlo. Un romanzo che mi ha toccato profondamente , perchè non sempre le cose del passato sono vecchie.

Note sul libro

Bonaria Urrai sola e benestante esercita la professione di sarta a Soreni, ma il suo vero mestiere e l’accabadora , “Acabar” in spagnolo significa finire e in sardo l”accabadora” è colei che finisce, non un gesto da assassina ma un modo amorevole e pietoso di aiutare i moribondi ad abbandonare la vita terrena.

Bonaria vede la piccola Maria, ultima e indesiderata di quattro figlie, in un negozio con la madre, che ignorata da tutti ruba cose di poco conto , decide allora di prenderla con se e farne la sua “fill’e anima” , le insegna  a cucire ma soprattutto a rispettare la vita e la dignità della morte.

Elisa
over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

8 COMMENTS

  1. Io sono tentata dal momento della sua uscita, ma deve esserci qualcosa che mi frena perchè altrimenti lo avrei già comprato…però visto da voi è ancora meglio!

  2. Forse Lucy e’ perché temi che possa essere un po’ triste o inquietante? A me incuriorusce, forse perché oggi non sappiamo più rassegnarci alla morte, e non pensiamo che la cosa peggiore non e’ morire, ma morire da soli…

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