Insieme come erano arrivati, tornarono a casa fianco a fianco, del tutto incuranti di dare alle bocche di Soreni l’ennesima occasione di parlare di niente.
Accabadora – Michela Murgia
Per una volta non ho citato l’inizio , ma bensì la fine , ma non preoccupatevi non è uno spoiler perchè per capire fino in fondo questo bellissimo libro bisogna assolutamente leggerlo. Un romanzo che mi ha toccato profondamente , perchè non sempre le cose del passato sono vecchie.
Note sul libro
Bonaria Urrai sola e benestante esercita la professione di sarta a Soreni, ma il suo vero mestiere e l’accabadora , “Acabar” in spagnolo significa finire e in sardo l”accabadora” è colei che finisce, non un gesto da assassina ma un modo amorevole e pietoso di aiutare i moribondi ad abbandonare la vita terrena.
Bonaria vede la piccola Maria, ultima e indesiderata di quattro figlie, in un negozio con la madre, che ignorata da tutti ruba cose di poco conto , decide allora di prenderla con se e farne la sua “fill’e anima” , le insegna a cucire ma soprattutto a rispettare la vita e la dignità della morte.
A me è piaciuto molto!
L’ho preso l’altro giorno, e aspetta di essere letto!!!
tentatrici……
Leggetelo , ne vale davvero la pena 🙂
Io sono tentata dal momento della sua uscita, ma deve esserci qualcosa che mi frena perchè altrimenti lo avrei già comprato…però visto da voi è ancora meglio!
Ragazze… son finita davvero in un girone di tentazioni irresistibili… ;))
Ce l’ho sul comodino in attesa.. uff, perchè da quando sono a casa non riesco a leggere??
Forse Lucy e’ perché temi che possa essere un po’ triste o inquietante? A me incuriorusce, forse perché oggi non sappiamo più rassegnarci alla morte, e non pensiamo che la cosa peggiore non e’ morire, ma morire da soli…