Biografia della fame, Amelie Nothomb

Abbiamo scritto ampiamente di Amelie Nothomb, dei suoi romanzi con titoli stravaganti, del suo stile a volte surreale , ma per conoscerla meglio credo che questo sia il libro più adatto .

Biografia della fame è il racconto della sua infanzia vista attraverso gli occhi della fame, fame non solo di cibo, ma anche di amore, di bellezza e di avventure, fame che cresce e si trasforma  insieme alle esperienze di vita fatte nei vari paesi in cui si trova, costretta ad una vita nomade al seguito del padre diplomatico, passando dal Giappone, alla Cina per arrivare al Bangladesh e ad altri paesi dove la fame è padrona, lì Amèlie adolescente sublima la sua fame eccessiva nel suo opposto l’anoressia.

Ma c’è una speranza per uscire dal torpore e dall’apatia nella quale è precipitata, voglio dirvelo con le parole di Amèlie:

Fortunatamente c’era Juliette. Con lei l’eccesso era assoluto, incondizionato.
(…..)
Stravedevo per lei.
Mio padre e mia madre la lodavano perchè leggeva Thèophile Gautier. Ecco un modo per sedurre mia madre.
Decisi di dedicarmi a letture al di sopra della mia età. Lessi I miserabili. Lo adorai. Cosette perseguitata dai Thènardier, era bellissimo. L’inseguimento di Jean Valjean da parte di Javert mi affascinava.
L’avevo letto perchè mi ammirassero. Leggevo e scoprivo di essere io ad ammirare. L’ammirazione era un’attività deliziosa, dava un pizzicorino alle mani e facilitava la respirazione.
La lettura era il luogo privilegiato dell’ammirazione. Presi a leggere molto per ammirare spesso.

Come si può non farsi intrigare da una scrittrice che parla così della lettura ?

Un bel libro che fa riflettere , da leggere e assaporare lentamente 🙂

BIOGRAFIA DELLA FAME
Amélie Nothomb
Voland (collana Amazzoni), 2005, pagine 146

Elisa
over quaranta, mamma, geometra e creativa con una fresca passione per il web e una vecchia passione per i libri in tutte le forme sia cartacea che digitale

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