” IL CAPOCOMICO: Io non mi raccapezzo più!
IL PADRE: Sfido! Assaltato così! Imponga un pò d’ordine, signore, e lasci che parli io, senza prestare ascolto all’obbrobio, che tanta ferocia costei le vuole darea intendere di me, senza le debite spiegazioni.
LA FIGLIASTRA: Qui non si narra! qui non si narra!
IL PADRE: Ma io narro! voglio spiegargli.
LA FIGLIASTRA: Ah, bello, si! A modo tuo!”
“Sei personaggi in cerca d’autore” è stato scritto nel 1921 ed è uno dei drammi più alti e intensi scritta da Pirandello e fa parte della trilogia de “Il teatro nel teatro”
Egli afferma che la finzione scenica è più reale del vissuto quotidiano, che invece è inaffidabile, in quanto l’autore disprezza il mondo “presente”.
L’illusione si fonde con la storia dei sei personaggi, che soffrono della loro vicenda tragica e sono anche creature concepite dal poeta che non sono riuscite ad approdare a una vita certa e reale.
Dopo aver raccontato la loro vicenda, i sei personaggi convincono il capocomico a rappresentarla,ma non vogliono l’assegnazione delle parti perchè vogliono recitare di persona il loro dramma.
Il capocomico segnala l’assenza di madama Pace, personaggio molto importante per l’atelier.
Il padre decide di ricreare l’atelier, in modo che madama Pace ritorni ed infatti appare, facendo scappare gli altri attori.
Il capocomico, fa subito provare agli attori ma la figliastra scoppia a ridere, convincendo il capocomico che i personaggi rappresentino se stessi sulla scena.
La rappresentazione continua fino all’arrivo della madre. Alla fine, la madre scopre la bambina affogata nella vasca e, intravede un giovane con la rivoltella nascosto e vede partire un colpo.
Gli attori sono allibiti e non capiscono se il ragazzo sia morto o meno.
La prima volta che fu rappresentata a Roma nel 1921, fu un fiasco totale, solo in seguito nel 1923, la rappresentazione ebbe successo.
Buona lettura.
Sei personaggi in cerca d’autore
Luigi Pirandello
Bur, 1993, p. 146, €. 4,15
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