Ritorno a Nicolajevka, Giancarlo Cotta Ramusino

Il cammino, la strada, l’esplorazione… nascono da un bisogno che va al di là della conoscenza, che non vuole limitarsi a sapere per curiosità o per necessità pratiche. Il bisogno è quello di immergersi in una realtà, di sentire che il proprio corpo si relaziona con essa, che si appassiona nei momenti più intensi e che reagisce nelle difficoltà.

Parliamo di Fuga dalla città, questo mese. Di tecniche per sopravvivere al quotidiano, alla sua monotonia, ai fattori di stress che possono danneggiare il nostro umore.
Mi sono imbattuta per caso in questo libro, che si può scaricare gratis dal sito di Terre di Mezzo Editore: la mia personale fuga, la mia tecnica per sopravvivere alla monotonia di certe giornate, sta passando per l’avventura del camminare e questo racconto, che è in alcune parti molto ‘tecnico’ e pratico, scritto da chi sa come equipaggiarsi e come organizzarsi per partire a piedi e percorrere un cammino fatto in gran parte di freddo gelido e di ricordi tristi: la ritirata drammatica degli alpini dalla Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Non conoscendo bene, purtroppo, la storia di questo periodo – e sono sempre più convinta che gli insegnanti dovrebbero dargli un peso maggiore – avevo un’idea molto vaga di quello che era successo nel gennaio del ’43 in Russia, ma grazie al racconto coinvolgente dei protagonisti di questa sfida ho raccolto una sfida anch’io e ho cominciato ad approfondire l’argomento.

Sei giorni in cammino, con solo i piedi a disposizione. Giorni di incontri e di amicizie brevi e intense. Giorni di ricordi, di letture e di pensieri.

In quell’isba si era creata tra me e i soldati russi, e le donne e i bambini un’armonia che non era un armistizio. Era qualcosa di più del rispetto che gli animali della foresta hanno l’uno per l’altro. Una volta tanto le circostanze avevano portato degli uomini a saper restare uomini.

Ho scelto questo brano, tratto da Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern, perché nel racconto di Giancarlo Cotta Ramusino si parla anche di letture fatte durante il cammino, nei momenti di pausa e di riposo: letture che ripercorrono il vecchio cammino e raccontano i fatti di allora, da mettere in parallelo con questo nuovo cammino, ripetuto oggi, senza più il terrore della guerra ma solo con il suo ricordo e con le riflessioni che questo ricordo porta con sé. E quei momenti, fatti di raccoglimento, di calore umano, di emozione vera, del suono di una voce che legge, mi sembrano un modo bellissimo di fuggire, per ritrovarsi.

Ritorno a Nicolajevka
Giancarlo Cotta Ramusino
Terre di Mezzo Editore (collana Sconfinamenti), 2011
ASIN: B00SNM9DO6

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polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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