“Mio padre è stato a Montecassino, ha combattuto nel Secondo Corpo d’Armata polacco, con il generale Andres. E’ stato ferito vicino a Recanati, risalendo l’Adriatico fino a Bologna. Era in una casa colonica in convalescenza, quando ha conosciuto una ragazza marchigiana. Mia madre, la ragione per la quale è rimasto in Italia.”
“L’Italia, il motivo per cui, trascorsi più di sessnt’anni, ho dovuto fare lo spelling del mio cognome al telefono. Sentendolo ripetere, il taxista mi ha appena chiesto se per caso sono polacca, come lui.”
“Lo sapeva che i soldati polacchi, se sposavano un’italiana, perdevano il premio della cittadinanza che gli inglesi avevano dato a chi li aveva sempre aiutati contro i nazisti?” domando, mentre in fondo alla strada già vedo il cavalcavia che segna la fine di Milano.
Nel 1997 ha stupito con il romanzo Lezioni di tenebra (Premio Bagutta Opera Prima), il racconto di un viaggio di ritorno di una donna e sua figlia (l’autrice e la madre) da Auschwitz. Ora Helena Janeczek (nata in Germania da una famiglia di ebrei polacchi 46 anni fa, vive in Italia dal 1983) pubblica Le Rondini di Montecassino.
Si tratta di un grande affresco che parte dalla storica battaglia di Montecassino tra nazisti e alleati che portò alla distruzione dell’abbazia benedettina.
L’idea di fondo di questo romanzo è che ciò che ci lega al passato non è tanto una lezione che avremmo dovuto imparare, ma un rapporto diretto tra noi e coloro che abbiamo amato.
LE RONDINI DI MONTECASSINO
Helena Janeczek
Editore: Guanda
Anno: 2010
Pagine: 364
Prezzo: €. 18,00
Fonte: Vanity Fair
sono figlio di madre italiana e mio padre ha combattuto come polacco nella battaglia di Montecassino ed è stato ferito nel suo racconto trvo molte cose che dici nel tuo libro nel racconto che mia madre e mio padre hanno fatto della loro grande storia grazie per aver ricordato una pagina importante della storia italiana