“I do not feel inferior or unliberated, and while I recognize that there are women who do, women (for whom the movement does a great service) whose image of themselves needs to be changed, and that even those of us who feel equal to men may not get the equal treatment, the truth is that the methods of the feminist movement turn me off.” (pp 150)
Nel 1972, una diciottenne del New Hampshire scrisse un saggio per il New York Times, intitolato An Eighteen Year Old Looks Back on Life.
A pochi giorni dalla pubblicazione dell’articolo arrivarono in redazione moltissime lettere che richiedevano altri articoli dalla stessa giovane scrittrice, oltre ad offerte di interviste televisive e appuntamenti con importanti editori.
Una di queste offerte consentì la pubblicazione di Looking Back: A Chronicle of Growing Up Old in the Sixties, una sorta di espansione dell’articolo scritto per il Times.
Quella diciottenne si chiamava Joyce Maynard.
E quell’articolo la mise anche in contatto con J.D. Salinger, con il quale visse una breve e intensa storia d’amore.
Looking back è, di fatto il suo primissimo libro.
E la Maynard ha potuto contare su un correttore di bozze di tutto rispetto (si, avete indovinato: Salinger).
Di cosa parla in questo libro la giovane Maynard?
E’ in pratica una sorta di autobiografia dei suoi primi anni, nei quali racconta le sue esperienze di crescita, di quello che provava quando era piccola e frequentava il 4th grade (la scuola elementare), di come una bambina prima e un’adolescente poi ha percepito i grandi cambiamenti che il mondo si apprestava a vivere (parliamo della fine degli anni ’50 e di tutti i ’60), in bilico tra attivismo politico, guerra, droghe, movimento femminile.
E’ un saggio importante perchè non è semplicemente il modo di vedere le cose di Joyce Maynard.
Ma è soprattutto uno spaccato di come i giovani dell’epoca vivevano questi cambiamenti.
Ed è un libro che ha comunque lasciato il segno.
Tanto che, ancora oggi, viene utilizzato nelle High School come lettura per i corsi di Inglese e Studi Sociali.
Perchè il suo modo di scrivere, così cristallino, pungente, ironico, evidentemente non era solo una questione di fortuna.
Ma un dono.
E perchè il suo modo di pensare negli anni ’60 è così incredibilmente simile a quello dei giovani delle generazioni odierne.
Per cui il mio consiglio è: se non vi spaventate troppo a leggere in inglese, comprate questo libro.
Ne vale la pena.
Looking Back: A chronical of Growing Up Old in the Sixties
Autore: Joyce Maynard
Doubleday 1973 (IUniverse, 2003)
ISBN 0595269389