Padre padrone, Gavino Ledda

Con le lacrime agli occhi e con quel tuono che stava ancora rintronandomi nella testa diedi così l’ultimo sguardo, penetrante, a tutta l’aula, quasi me la volessi portar via passando in rassegna frettolosamente tutti i banchi. Nel mio silenzio salutai tutti i compagni imprimendoli nella mente per non scordarli più. Ancora una volta fissai i particolari dell’aula che avevano colpito di più la mia fantasia: la lavagna, la cattedra e le carte geografiche.

“Beh! Buongiorno, signora maestra.”

“Coraggio, Gavino,” sussurrò la maestra facendo scomparire pian piano il suo volto sorridente, accostando i battenti della porta.

La recensione di Padre padrone di Gavino Ledda

Questa è l’ultima volta che Gavino vede l’aula della scuola. Suo padre Abramo, pastore, ha deciso che è ora che vada insieme a lui a guardare il gregge. Gavino ha solo 5 anni ma è proprietà di suo padre che lo reclama con autorità perché il figlio gli serve sui pascoli mentre lui coltiva il grano per il fabbisogno di casa (pro su fittu de domo). Il bambino si ritroverà così tra i boschi e i prati, solo, ad abitare in una capannuccia insieme al padre padrone e con l’unica compagnia del cane Rusigabedra. Gavino passerà sui pascoli tutta l’infanzia e l’adolescenza e solo la chiamata alle armi lo salverà da un futuro da pastore.

La mia opinione su Padre padrone di Gavino Ledda

Questo libro è autobiografico. Lo scrittore racconta la sua infanzia e la sua condanna all’analfabetismo. Perché Gavino sa parlare solo il dialetto sardo e giusto quattro parole di italiano. Prenderà la quinta elementare da privatista, ormai adulto, per poter far domanda nell’esercito e proprio sotto le armi studierà e si affrancherà dalla solitudine che genera l’ignoranza.

Una storia dura e quanto mai attuale perché ancora oggi sono troppi i bambini costretti a lasciare la scuola in tutto il mondo per lavorare e portare i soldi a casa.
Buona lettura.

 

Padre padrone
Gavino Ledda
Il Maestrale, 2003, p. 320, €. 10,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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